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PARITETICA. AUDIZIONE IN V COMM. D'ORLANDO: GIÀ PRONTI TRE DOSSIER

23.02.2024
15:24
(ACON) Trieste, 23 feb - La nuova Commissione paritetica Stato-Regione ha appena cominciato il suo lavoro ma ha già tre dossier pronti da chiudere. Lo ha riferito alla V Commissione consiliare Elena D'Orlando, la giurista e docente dell'Università di Udine confermata alla presidenza dell'organismo che ha il compito di predisporre i testi delle norme di attuazione dello statuto di autonomia Fvg, stabilendo in sostanza - come ha spiegato lei stessa - "chi fa che cosa tra Stato e Regione".

"La precedente Commissione paritetica - ha ricordato D'Orlando ai consiglieri della V Commissione, convocati in aula dal presidente Diego Bernardis (Fp) assieme ai capigruppo e ai presidenti degli altri organismi consiliari - aveva istruito molti dossier, senza riuscire a portarli tutti all'attenzione della Presidenza del Consiglio dei ministri. Se ci verranno confermate le linee guida del 2019, potremmo completare a breve l'iter di tre proposte: una è relativa alla viabilità, l'altra al trasferimento alla Regione di immobili del demanio statale che riguardano Esercito e Difesa, la terza al trasferimento della Terrazza a mare di Lignano e del Museo storico militare di Palmanova. In questi tre casi manca davvero poco a deliberare il testo delle norme di attuazione". Serve invece ancora un'istruttoria per completare l'iter relativo ad alcuni beni demaniali di Trieste come l'ex caserma Duca delle Puglie e la pineta di Barcola.

Sempre in tema di beni dello Stato, D'Orlando ha rivelato che la Paritetica "aveva proposto una norma-quadro che di fatto potrebbe consentire il trasferimento quasi automatico dei compendi immobiliari, una volta soddisfatte alcune condizioni". Più complessa la questione relativa alla richiesta regionale di maggiori competenze in tema di istruzione, rispetto alla quale "avevamo trovato una opposizione piuttosto netta da parte dei vertici di allora del Ministero, con cui però era stato poi deciso di istituire un tavolo tecnico di confronto".

La presidente della Paritetica è poi convinta che "il clima di questa legislatura, che ha messo al centro dell'agenda politica il tema dell'autonomia differenziata, possa rivelarsi un'occasione anche per le Regioni a statuto speciale come il Fvg. Verranno infatti definiti - ha aggiunto D'Orlando - i livelli essenziali delle prestazioni (in sigla Lep, ndr) che vanno garantiti in tutto il Paese, inquadrando costi e fabbisogni standard. Una grande operazione-verità che potrebbe permettere di fare chiarezza, anche perché spesso molte posizioni negative dei Ministeri rispetto alle richieste della Regione Fvg erano legate ai temi della spesa". D'Orlando ha anche voluto precisare, sia nel suo intervento di apertura sia nella replica alle considerazioni dei consiglieri, nel corso della quale si è definita "partiticamente apolide", che "la Paritetica non esprime un proprio indirizzo politico ma è uno strumento che serve a conseguire gli obiettivi politici espressi dai due livelli di governo di cui è emanazione, lo Stato e la Regione". ACON/FA



  • Elena D'Orlando, presidente della Commissione paritetica, durante il suo intervento in aula
    Elena D'Orlando, presidente della Commissione paritetica, durante il suo intervento in aula
  • Un intervento di Diego Bernardis (Fp), presidente della V Commissione, durante l'audizione
    Un intervento di Diego Bernardis (Fp), presidente della V Commissione, durante l'audizione