PARITETICA. AUDIZIONE IN V COMM. D'ORLANDO: GIÀ PRONTI TRE DOSSIER
(ACON) Trieste, 23 feb - La nuova Commissione paritetica
Stato-Regione ha appena cominciato il suo lavoro ma ha già tre
dossier pronti da chiudere. Lo ha riferito alla V Commissione
consiliare Elena D'Orlando, la giurista e docente dell'Università
di Udine confermata alla presidenza dell'organismo che ha il
compito di predisporre i testi delle norme di attuazione dello
statuto di autonomia Fvg, stabilendo in sostanza - come ha
spiegato lei stessa - "chi fa che cosa tra Stato e Regione".
"La precedente Commissione paritetica - ha ricordato D'Orlando ai
consiglieri della V Commissione, convocati in aula dal presidente
Diego Bernardis (Fp) assieme ai capigruppo e ai presidenti degli
altri organismi consiliari - aveva istruito molti dossier, senza
riuscire a portarli tutti all'attenzione della Presidenza del
Consiglio dei ministri. Se ci verranno confermate le linee guida
del 2019, potremmo completare a breve l'iter di tre proposte: una
è relativa alla viabilità, l'altra al trasferimento alla Regione
di immobili del demanio statale che riguardano Esercito e Difesa,
la terza al trasferimento della Terrazza a mare di Lignano e del
Museo storico militare di Palmanova. In questi tre casi manca
davvero poco a deliberare il testo delle norme di attuazione".
Serve invece ancora un'istruttoria per completare l'iter relativo
ad alcuni beni demaniali di Trieste come l'ex caserma Duca delle
Puglie e la pineta di Barcola.
Sempre in tema di beni dello Stato, D'Orlando ha rivelato che la
Paritetica "aveva proposto una norma-quadro che di fatto potrebbe
consentire il trasferimento quasi automatico dei compendi
immobiliari, una volta soddisfatte alcune condizioni". Più
complessa la questione relativa alla richiesta regionale di
maggiori competenze in tema di istruzione, rispetto alla quale
"avevamo trovato una opposizione piuttosto netta da parte dei
vertici di allora del Ministero, con cui però era stato poi
deciso di istituire un tavolo tecnico di confronto".
La presidente della Paritetica è poi convinta che "il clima di
questa legislatura, che ha messo al centro dell'agenda politica
il tema dell'autonomia differenziata, possa rivelarsi
un'occasione anche per le Regioni a statuto speciale come il Fvg.
Verranno infatti definiti - ha aggiunto D'Orlando - i livelli
essenziali delle prestazioni (in sigla Lep, ndr) che vanno
garantiti in tutto il Paese, inquadrando costi e fabbisogni
standard. Una grande operazione-verità che potrebbe permettere di
fare chiarezza, anche perché spesso molte posizioni negative dei
Ministeri rispetto alle richieste della Regione Fvg erano legate
ai temi della spesa".
D'Orlando ha anche voluto precisare, sia nel suo intervento di
apertura sia nella replica alle considerazioni dei consiglieri,
nel corso della quale si è definita "partiticamente apolide", che
"la Paritetica non esprime un proprio indirizzo politico ma è uno
strumento che serve a conseguire gli obiettivi politici espressi
dai due livelli di governo di cui è emanazione, lo Stato e la
Regione".
ACON/FA