PARITETICA. DI BERT (FP): TRATTENERE IN FVG PIÙ RICCHEZZA POSSIBILE
(ACON) Trieste, 23 feb - "La specialità della nostra Regione va
intesa come la possibilità di trattenere nel territorio quanta
più ricchezza possibile. Non credo che si possa limitare il tutto
a un mero adempiere ai parametri imposti dall'Europa".
Sono alcune delle valutazioni espresse dal consigliere regionale
Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga Presidente, in una nota dopo
averle espresse durante i lavori odierni della V Commissione,
convocata per un'audizione con la Commissione paritetica
Stato-Regione.
Nel ringraziare tale organismo per il lavoro svolto, "nonostante
i cambiamenti subiti nella sua composizione a causa delle
dinamiche politiche di questi ultimi anni", Di Bert sottolinea
"la bontà dell'istituto dell'autonomia differenziata, attualmente
in discussione in Parlamento, uno strumento teso al buon governo
della cosa pubblica e, per la nostra Regione, un vero e proprio
stimolo, sempre più orientato a un esercizio spinto della nostra
specialità. Pena il rischio di vedersi superati dalle Regioni a
Statuto ordinario".
"Sono molte le competenze sulle quali si sta lavorando e che
assumono veste strategica, come la regionalizzazione
dell'istruzione non universitaria o della Soprintendenza, per
avere un'interlocuzione diretta e ancora in materia di contratti
di opere pubbliche. Un discorso a parte - afferma ancora
l'esponente di Centrodestra - lo riservo all'ordinamento degli
enti locali, con riferimento alla complessità burocratica alla
quale sono sottoposti i piccoli Comuni e per i quali sarebbe
auspicabile predisporre una differenziazione normativa rispetto
alle altre realtà più grandi e meglio strutturate. Tutto ciò in
considerazione del ruolo di prossimità che tali enti svolgono".
"Fondamentale la già citata tematica dei contratti per le opere
pubbliche, considerando il volano virtuoso che questo sistema può
innescare in termini di occupazione e di indotto. Il 'sentiment'
generale e quindi le aspettative del settore sono verso una
normativa regionale che permetta di trattenere sul nostro
territorio maggior ricchezza possibile favorendo, ovviamente nel
rispetto della legge, imprese con sede in loco e non dovendo per
forza ricorrere a professionalità che arrivano da lontano. Non
propongo nulla di nuovo - chiosa Di Bert - visto e considerato
che qualcosa del genere sta già accadendo nelle Province autonome
di Trento e Bolzano".
ACON/COM/rcm