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PARITETICA. AUDIZIONE V COMM, IL DIBATTITO: AUTONOMIA, SCUOLA, NOMINE

23.02.2024
16:25
(ACON) Trieste, 23 feb - L'autonomia differenziata, difesa dal Centrodestra e criticata senza giri di parole da numerosi esponenti di Opposizione. Ma anche l'altrettanto controversa richiesta di regionalizzazione della scuola, la soluzione invocata da tutti per i parchi fotovoltaici e la polemica innescata dal Centrosinistra sulla nomina di Stefano Balloch, consigliere regionale di Fratelli d'Italia scelto dal Governo tra i suoi componenti all'interno della nuova Commissione paritetica. Non sono certo mancati gli spunti nel dibattito innescato dall'audizione di Elena D'Orlando, presidente della Paritetica, oggi in V Commissione.

È stato Diego Moretti, capogruppo del Pd, a esprimere per primo dubbi su Balloch: "Nulla di personale nei suoi confronti, ma per la prima volta da parte dello Stato non viene nominato un trait d'union tra Regione e Ministeri". Opinione condivisa dal collega di gruppo Francesco Russo ("Una nomina istituzionalmente bizzarra") e da Enrico Bullian (Patto-Civica), che mette nel mirino anche la scelta del docente Rocco Lobianco, fratello di un consigliere regionale, parlando di "nomine familistiche".

Considerazioni che portano Antonio Calligaris, capogruppo della Lega, a ribattere con fermezza: "Ribadisco il nostro apprezzamento per l'alto profilo professionale e istituzionale dei membri della Commissione paritetica". Con una puntura di spillo per i rivali del Pd: "Riconosco la buona fede anche a chi nella passata legislatura nominò membro della Commissione il presidente del proprio partito".

L'autonomia differenziata è stata invece bocciata senza appello da Rosaria Capozzi (M5S, capogruppo del Misto): teme possa finire per "equiparare le regioni ordinarie alla nostra". Scettico anche Furio Honsell (Open), che ricorda l'articolo 3 della Costituzione: "Non va bene fissare dei livelli delle prestazioni dicendo che quello è il minimo e qualcuno può avere di più". Ampio il controcanto della Maggioranza. "Oggi scopriamo che l'autonomia differenziata fa paura - ha osservato Calligaris - quando invece dovremmo essere contenti se anche gli altri diventano più autonomi". "L'autonomia differenziata è uno stimolo a dare fondo alla nostra specialità nel massimo del suo potenziale", ha ribadito Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga presidente.

Moretti ha posto anche i temi dei servizi anti-incendio e dell'eventuale verifica sul rientro del Fvg nella gestione del Fondo sanitario nazionale. Il capogruppo del Patto per l'autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, ha parlato in generale della "necessità di superare una visione centralista che cala le scelte dall'alto", citando in particolare il tema dei parchi fotovoltaici e della salvaguardia del territorio, nella convinzione che "l'autonomia è dinamica e non può essere cristallizzata in uno statuto di qualche decennio fa".

Russo ha invece invitato "a non utilizzare la Paritetica su temi di propaganda: la riforma degli enti locali, con la reintroduzione delle Province, non poteva passare da lì, e la regionalizzazione della scuola, di cui si parla da 6 anni, rischia di partorire solo una piccola riforma dell'Ufficio scolastico regionale". L'esponente dem ha rivendicato invece maggiori spazi di autonomia sul ruolo internazionale del Fvg e sulla logistica, "dove abbiamo la specificità del Porto di Trieste che lavora al 90 per cento con l'estero". Sull'altro fronte Markus Maurmair (FdI) è convinto che "il tema della scuola sia fondamentale, ce lo chiede il territorio: ci sono paesi in cui le scuole verranno chiuse in assenza di un'organizzazione diversa del servizio. E anche il problema del rapporto con le Soprintendenze - ha aggiunto il consigliere di Maggioranza - è importante". Argomento ripreso da Di Bert, che ha chiesto e ottenuto chiarimenti da D'Orlando anche in relazione a contratti e opere pubbliche: "L'obiettivo - ha spiegato il capogruppo di Fp - dovrebbe essere quello di mantenere la ricchezza nel nostro territorio, evitando il problema di ditte che vengono da lontano e combinano dei danni". Honsell ha parlato anche del trasferimento di immobili statali, facendo riferimento alla recente petizione per il passaggio del Castello di Pordenone al Comune.

Serena Pellegrino (Avs) invita invece "a non giocare a nascondino: questa Commissione è di nomina politica, e la scelta di un consigliere regionale al suo interno rende tutto molto esplicito". "È vero - le ha replicato l'assessore Pierpaolo Roberti - ma queste persone sono qui per le loro competenze specifiche. E mi sembra inelegante - ha aggiunto, a proposito delle critiche sui nomi - attaccare alcuni componenti che qui non possono rispondere". L'assessore ha anche auspicato continuità per i lavori della nuova Paritetica, senza gli "stop and go" dovuti ai cambiamenti di Governo degli anni passati.

Diego Bernardis (Fp), presidente della V Commissione, ha chiuso i lavori invitando i colleghi a inviare entro il 5 marzo i suggerimenti per la risoluzione che farà da guida al lavoro della Paritetica nei prossimi anni, da discutere nell'organismo consiliare e poi in Aula.

Tutti gli intervenuti hanno apprezzato la presenza in aula dell'intera Commissione paritetica: accanto alla presidente D'Orlando sedevano tra i banchi Rocco Lobianco e Stefano Balloch (di nomina governativa), e i componenti di nomina regionale Aurelia Bubisutti, Gian Paolo Dolso e Salvatore Spitaleri.

3 - fine ACON/FA



  • Diego Bernardis (Fp), presidente della Quinta, con Antonio Calligaris (Lega)
    Diego Bernardis (Fp), presidente della Quinta, con Antonio Calligaris (Lega)
  • Diego Moretti (Pd)
    Diego Moretti (Pd)
  • L'assessore Pierpaolo Roberti, primo da destra, accanto a Stefano Balloch
    L'assessore Pierpaolo Roberti, primo da destra, accanto a Stefano Balloch
  • Da sinistra, Enrico Bullian e Massimo Moretuzzo (Patto per l'autonomia-Civica Fvg)
    Da sinistra, Enrico Bullian e Massimo Moretuzzo (Patto per l'autonomia-Civica Fvg)
  • Markus Maurmair (FdI)
    Markus Maurmair (FdI)
  • Furio Honsell (Open) e Serena Pellegrino (Avs)
    Furio Honsell (Open) e Serena Pellegrino (Avs)
  • Francesco Russo (Pd)
    Francesco Russo (Pd)
  • Mauro Di Bert (Fp), a destra nella foto, dialoga con Antonio Calligaris (Lega)
    Mauro Di Bert (Fp), a destra nella foto, dialoga con Antonio Calligaris (Lega)