PARITETICA. AUDIZIONE V COMM, IL DIBATTITO: AUTONOMIA, SCUOLA, NOMINE
(ACON) Trieste, 23 feb - L'autonomia differenziata, difesa dal
Centrodestra e criticata senza giri di parole da numerosi
esponenti di Opposizione. Ma anche l'altrettanto controversa
richiesta di regionalizzazione della scuola, la soluzione
invocata da tutti per i parchi fotovoltaici e la polemica
innescata dal Centrosinistra sulla nomina di Stefano Balloch,
consigliere regionale di Fratelli d'Italia scelto dal Governo tra
i suoi componenti all'interno della nuova Commissione paritetica.
Non sono certo mancati gli spunti nel dibattito innescato
dall'audizione di Elena D'Orlando, presidente della Paritetica,
oggi in V Commissione.
È stato Diego Moretti, capogruppo del Pd, a esprimere per primo
dubbi su Balloch: "Nulla di personale nei suoi confronti, ma per
la prima volta da parte dello Stato non viene nominato un trait
d'union tra Regione e Ministeri". Opinione condivisa dal collega
di gruppo Francesco Russo ("Una nomina istituzionalmente
bizzarra") e da Enrico Bullian (Patto-Civica), che mette nel
mirino anche la scelta del docente Rocco Lobianco, fratello di un
consigliere regionale, parlando di "nomine familistiche".
Considerazioni che portano Antonio Calligaris, capogruppo della
Lega, a ribattere con fermezza: "Ribadisco il nostro
apprezzamento per l'alto profilo professionale e istituzionale
dei membri della Commissione paritetica". Con una puntura di
spillo per i rivali del Pd: "Riconosco la buona fede anche a chi
nella passata legislatura nominò membro della Commissione il
presidente del proprio partito".
L'autonomia differenziata è stata invece bocciata senza appello
da Rosaria Capozzi (M5S, capogruppo del Misto): teme possa finire
per "equiparare le regioni ordinarie alla nostra". Scettico anche
Furio Honsell (Open), che ricorda l'articolo 3 della
Costituzione: "Non va bene fissare dei livelli delle prestazioni
dicendo che quello è il minimo e qualcuno può avere di più".
Ampio il controcanto della Maggioranza. "Oggi scopriamo che
l'autonomia differenziata fa paura - ha osservato Calligaris -
quando invece dovremmo essere contenti se anche gli altri
diventano più autonomi". "L'autonomia differenziata è uno stimolo
a dare fondo alla nostra specialità nel massimo del suo
potenziale", ha ribadito Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga
presidente.
Moretti ha posto anche i temi dei servizi anti-incendio e
dell'eventuale verifica sul rientro del Fvg nella gestione del
Fondo sanitario nazionale. Il capogruppo del Patto per
l'autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, ha parlato in generale
della "necessità di superare una visione centralista che cala le
scelte dall'alto", citando in particolare il tema dei parchi
fotovoltaici e della salvaguardia del territorio, nella
convinzione che "l'autonomia è dinamica e non può essere
cristallizzata in uno statuto di qualche decennio fa".
Russo ha invece invitato "a non utilizzare la Paritetica su temi
di propaganda: la riforma degli enti locali, con la
reintroduzione delle Province, non poteva passare da lì, e la
regionalizzazione della scuola, di cui si parla da 6 anni,
rischia di partorire solo una piccola riforma dell'Ufficio
scolastico regionale". L'esponente dem ha rivendicato invece
maggiori spazi di autonomia sul ruolo internazionale del Fvg e
sulla logistica, "dove abbiamo la specificità del Porto di
Trieste che lavora al 90 per cento con l'estero".
Sull'altro fronte Markus Maurmair (FdI) è convinto che "il tema
della scuola sia fondamentale, ce lo chiede il territorio: ci
sono paesi in cui le scuole verranno chiuse in assenza di
un'organizzazione diversa del servizio. E anche il problema del
rapporto con le Soprintendenze - ha aggiunto il consigliere di
Maggioranza - è importante". Argomento ripreso da Di Bert, che ha
chiesto e ottenuto chiarimenti da D'Orlando anche in relazione a
contratti e opere pubbliche: "L'obiettivo - ha spiegato il
capogruppo di Fp - dovrebbe essere quello di mantenere la
ricchezza nel nostro territorio, evitando il problema di ditte
che vengono da lontano e combinano dei danni". Honsell ha parlato
anche del trasferimento di immobili statali, facendo riferimento
alla recente petizione per il passaggio del Castello di Pordenone
al Comune.
Serena Pellegrino (Avs) invita invece "a non giocare a
nascondino: questa Commissione è di nomina politica, e la scelta
di un consigliere regionale al suo interno rende tutto molto
esplicito". "È vero - le ha replicato l'assessore Pierpaolo
Roberti - ma queste persone sono qui per le loro competenze
specifiche. E mi sembra inelegante - ha aggiunto, a proposito
delle critiche sui nomi - attaccare alcuni componenti che qui non
possono rispondere". L'assessore ha anche auspicato continuità
per i lavori della nuova Paritetica, senza gli "stop and go"
dovuti ai cambiamenti di Governo degli anni passati.
Diego Bernardis (Fp), presidente della V Commissione, ha chiuso i
lavori invitando i colleghi a inviare entro il 5 marzo i
suggerimenti per la risoluzione che farà da guida al lavoro della
Paritetica nei prossimi anni, da discutere nell'organismo
consiliare e poi in Aula.
Tutti gli intervenuti hanno apprezzato la presenza in aula
dell'intera Commissione paritetica: accanto alla presidente
D'Orlando sedevano tra i banchi Rocco Lobianco e Stefano Balloch
(di nomina governativa), e i componenti di nomina regionale
Aurelia Bubisutti, Gian Paolo Dolso e Salvatore Spitaleri.
3 - fine
ACON/FA