SALUTE. FASIOLO (PD): NOSTRO IMPEGNO A DIFESA DEL SISTEMA PUBBLICO
(ACON) Trieste, 2 mar - "Un sistema sanitario che sempre più
non garantisce i servizi essenziali, impoverito nei territori che
non solo non riceve la necessaria attenzione per un'attesa
ripresa, ma viene affossato dalla privatizzazione in atto. È
questo il quadro che la comunità regionale si trova ad affrontare
e che il Pd, in Consiglio regionale e fuori, sta cercando di
contrastare, al fine di valorizzare la salute pubblica".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale dem Laura Fasiolo
a margine dell'incontro "Salviamo la sanità pubblica insieme",
promosso dal Gruppo consiliare regionale del Partito democratico
e che si è tenuto il primo marzo a Gorizia, al quale hanno preso
parte, accanto alla stessa Fasiolo, Nicola Delli Quadri,
responsabile Salute del Pd Fvg e già dirigente medico, Sara Vito,
segretaria provinciale del Pd di Gorizia e il segretario del
circolo Pd di Gorizia, Franco Perazza.
"Nel corso dell'incontro - fa sapere la Fasiolo - ho illustrato
il lavoro e le proposte del Pd in Consiglio regionale. L'azione
di pressione sull'assessore regionale alla Salute è costante, a
partire dalla richiesta di ampliamento di risorse per aspetti che
riteniamo importanti. Le proposte avanzate anche in occasione
della legge di stabilità 2024 hanno riguardato diversi aspetti, a
partire dalla difesa degli investimenti nella sanità pubblica, a
sostegno dell'attrattività dei servizi e del potenziamento delle
risorse umane, personale medico e infermieristico con il
superamento dei tetti di spesa".
Inoltre, continua la dem, "non sono mancate proposte specifiche
per le fasce più deboli, come la telemedicina, importante in un
momento in cui la carenza di medici di base si sta facendo sempre
più preoccupante, il trasporto facile per garantire gli
spostamenti a persone con limitata mobilità che devono farsi
curare. Ancora, chiediamo maggiore equità nella distribuzione di
risorse tra le aziende, visti gli sbilanciamenti di cui risente
in particolar modo Gorizia e tutto l'Isontino".
"Infine sui medici di base - commenta la consigliera -, se non si
attua celermente un progetto di reale riforma della medicina
generale per renderla attrattiva operando un processo di
modernizzazione (proprio perché il medico non può più lavorare da
solo), sarà difficile garantire il diritto alla salute ai
cittadini".
ACON/COM/rcm