FOTOVOLTAICO. AUDIZIONI IV COMM: TERRENI AGRICOLI SERVONO NORME CHIARE
(ACON) Trieste, 5 mar - La richiesta, unanime, è quella di
giungere presto alla definizione di norme chiare sugli impianti
fotovoltaici, specie quelli nell'ambito agricolo, per una piena
condivisione di programmi utili allo sfruttamento dell'energia
alternativa.
È quanto emerso nel corso dei lavori della IV Commissione
presieduta da Alberto Budai (Lega), a cui hanno preso parte gli
assessori Fabio Scoccimarro e Stefano Zannier, oltre ai portatori
di interesse del mondo agricolo, Comuni, ordini professionali,
tecnici del settore.
"I fondi del Pnrr dovrebbero andare a incentivare la produzione
agricola - ha sottolineato il rappresentante di Coldiretti -. Ci
sono in Fvg importanti aree di eccellenza nella coltivazione, e
abbiamo tutti l'obbligo di farci carico del nostro territorio".
Secondo Agricoltori italiani Cia Fvg, il tema del consumo del
suolo è fondamentale: "Rispetto a questo problema siamo sempre
stati chiari, restiamo critici con il modo usato per risolvere il
problema del consumo del suolo, in assenza di regole precise".
Italia Solare ha svolto una relazione sulla situazione esistente
a cui "bisogna porre attenzione, in quanto il mercato sta
spingendo per produrre energia potenzialmente a minor prezzo.
Sono stati fatti passi avanti notevoli sulla tecnologia, ma c'è
bisogno di fare chiarezza in ambito normativo".
Legambiente Fvg ha sottolineato che "la situazione comincia ad
essere pesante, per insediamenti che resteranno a lungo. Si
tratta di un processo da cui non si torna indietro. La nostra
associazione sostiene che la superficie agricola è l'ultima a
dover essere utilizzata per il fotovoltaico". "Poco si sa sullo
smaltimento dei materiali - ha sottolineato il Comitato per la
vita del Friuli rurale -, vorremmo un controllo dell'antimafia
visto l'arrivo di ingenti fondi sul territorio".
Per il presidente dei Periti agrari, il connubio tra "agricoltura
sostenibile ed energia rinnovabile è il futuro", mentre Cna ha
sottolineato la necessità di controllo in termini di ricadute
occupazionali nelle zone interessate dagli interventi".
Elettricità futura ha evidenziato che "il percorso di transizione
energetica è necessario. È importante che i cittadini comprendano
l'importanza di installare piccoli impianti: se vogliamo
garantire bollette più basse dobbiamo pensare a queste
alternative". Confagricoltura è convinta che "l'agrivoltaico non
vada bene con tutti i tipi di coltivazione: non si può depredare
il suolo agricolo della nostra regione".
Federazione Architetti Fvg ha richiamato l'attenzione sul piano
paesaggistico regionale e sulla pianificazione urbanistica,
mentre i sindaci dell'Anci hanno posto la questione dell'iter di
realizzazione degli impianti: "In qualità di amministratori siamo
direttamente interessati, avevamo segnalato la preoccupazione per
poter affrontare in modo puntuale il problema, in mancanza di
norme precise", ha detto Fabio Pettenà, primo cittadino di Santa
Maria la Longa, mentre Enrico Mossenta, sindaco di Pradamano,
chiede che si intervenga velocemente sulla normativa: "Non
chiedete ai sindaci di fermare gli impianti da soli".
"Abbiamo perplessità su quanto già c'è sul territorio, ma ci
vogliono studi per capire se sia possibile coltivare anche in
presenza dei pannelli", ha osservato Copagri, mentre l'allarme
per l'aumento di consumo del suolo è stato alla base
dell'intervento di un esponente degli agricoltori locali.
Il presidente dell'Ordine dei geometri di Udine ha detto che "il
Comune può fare poco o nulla in merito alla richiesta dei
produttori sul territorio. Una possibilità sarebbe di mettere gli
impianti in aree precise, non su terreni fertili".
L'Agenzia per l'energia ha sottolineato che c'è una certa
"preoccupazione da parte dei portatori di interessi per la
mancanza di indicazioni normative". Nel corso della seduta è
stata anche ricordata la figura dell'ex rettore Maurizio
Fermeglia, deceduto nei giorni scorsi, ricordando il suo impegno
ambientalista.
1- segue
ACON/MV-fa