SALUTE. AGENAS IN III COMM: OK RETE OSPEDALI, MA TROPPA FRAMMENTAZIONE
(ACON) Trieste, 6 mar - Ogni cittadino del Friuli Venezia Giulia
spende circa 2.386 euro a livello pro capite per l'assistenza
sanitaria, un costo alto rispetto alla media nazionale: circa
duecento euro in più in confronto al vicino Veneto. Alto anche il
costo per l'assistenza specialistica presso erogatori privati,
che si aggira intorno ai 54 euro.
Sono queste alcune delle cifre emerse durante la seduta odierna
della III Commissione consiliare, presieduta da Carlo Bolzonello
(Fedriga presidente). La seduta è stata convocata per presentare
i dati raccolti dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari
regionali (Agenas) che con la Regione Fvg ha una convenzione in
atto per potenziare e rafforzare il Sistema sanitario regionale
(Ssr).
Il monitoraggio - come spiegato dal direttore generale di Agenas,
Domenico Mantoan - si è concentrato su diversi servizi e comparti
del Ssr, evidenziando sia criticità che aspetti positivi.
Bene la copertura del bisogno degli anziani non autosufficienti
con circa 8.000 posti garantiti nelle Rsa, ma criticità nella
rete oncologica dove - ha spiegato Mantoan - la copertura dei
bisogni è elevata, ma con tempi di attesa lunghi per gli
interventi chirurgici e volumi sotto la soglia per quelli di
maggiore complessità. Punto dolente anche la chirurgia ortopedica
elettiva, con circa 8.000 cittadini che nel corso del 2021 si
sono recati fuori regione per farsi operare.
Positivo il numero, invece, di infermieri e medici di medicina
generale, superiore alla media nazionale: nel 2021, in Fvg
c'erano oltre 2 medici ogni 1.000 abitanti a fronte di una media
nazionale di 1,97 e quasi 7 infermieri, sempre ogni 1.000
abitanti, a fronte di una media di 5,12.
"In Fvg - ha detto il dirigente Agenas - c'è una rete ospedaliera
molto presente, con un numero di unità complesse superiori allo
standard nazionale. Si spende più di altre Regioni, ma questo non
è un dato negativo. La criticità è che ci sono tanti ospedali che
fanno però piccoli interventi, quindi un basso volume di attività
e con difficoltà nella presa in carico".
I dati presentati da Agenas in III Commissione non hanno convinto
del tutto le Opposizioni, soprattutto per quanto riguarda il
numero dei medici in servizio che "non risponderebbe alla realtà
- ha affermato Nicola Conficconi (Pd) - in quanto molti reparti
starebbero chiudendo proprio per carenza di medici".
Medesima perplessità espressa anche dalla consigliera Rosaria
Capozzi (M5S) che ha chiesto "come mai si ricorra allora ancora
ai gettonisti, nonostante il numero di medici e infermieri
piuttosto alto rispetto alla media nazionale".
La richiesta di avere dati non aggregati è stata, invece,
avanzata da Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che ha sottolineato
che altrimenti "dai dati non emergono le reali criticità del
territorio".
Manuela Celotti (Pd) ha dichiarato che "il confronto con i dati
di alcune Regioni va bene, ma bisognerebbe approfondire meglio
alcuni aspetti" e non riferirsi solo a numeri standardizzati. Il
collega di partito Roberto Cosolini ha espresso "soddisfazione
per i dati positivi", sottolineando tuttavia che la
frammentazione della rete oncologica è preoccupante. Francesco
Martines (Pd) ha, poi, evidenziato la necessità di "una
governance migliore degli ospedali per capire cosa si fa negli
stessi".
Serena Pellegrino (Avs) ha espresso "preoccupazione per gli
ottomila utenti che hanno scelto di recarsi fuori regione per
andarsi a curarsi" e ha ribadito la necessità di dati meno
aggregati e più puntuali.
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) ha chiesto
un approfondimento sui privati accreditati, mentre la collega
Simona Liguori, lamentando la spesa di 140mila euro con Agenas,
ha voluto sapere se altre Regioni avessero sottoscritto la
convenzione con l'Agenzia, e se e come questa si fosse
interfacciata anche con i soggetti della macchina regionale
Salute.
ACON/SM-rcm