ELEZIONI. CABIBBO (FI): NOI COERENTI, PD IPOCRITA E RETORICO
(ACON) Trieste, 7 mar - "L'obiettivo della riforma elettorale è
adeguare le norme alla mutata situazione della partecipazione dei
cittadini alla politica". Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza
Italia in Consiglio regionale, argomenta così in una nota la
posizione di Forza Italia al termine della discussione, in V
Commissione, sul disegno di legge 15 contenente disposizioni
urgenti per lo svolgimento, nel 2024, delle consultazioni
elettorali e disposizioni in materia di elezioni comunali e
regionali.
Secondo Cabibbo "i sermoni paternalistici dei colleghi del Pd
hanno un destinatario sbagliato, perché andrebbero rivolti agli
amministratori locali della loro stessa parte politica. La verità
è che è stata la Sinistra a portare i mandati dei Comuni da 4 a 5
anni e nessuno si è stracciato le vesti quando, nel 2014, la
legge Delrio ha portato a tre il limite di mandati nei Comuni con
meno di 3mila abitanti. Più recentemente, è stato il sindaco di
Bari e presidente dell'Anci nazionale, Decaro, a chiedere di
estendere a tutti i Comuni l'abolizione del tetto dei tre mandati
e non circoscriverlo alle realtà al di sotto dei 15mila
abitanti".
"Ancora una volta il Pd pretende di fare la morale e guarda la
pagliuzza nell'occhio dell'avversario politico, ma non vede la
trave nel proprio. Nelle piccole realtà - rucorda l'esponente
forzista - ci sono dinamiche e logiche da comprendere e
governare. Si fa difficoltà a trovare persone disponibili a
candidarsi mentre i sindaci assorbono una mole di lavoro enorme,
talvolta accollandosi compiti non politici per sopperire alla
mancanza di tecnici e personale".
"Forza Italia, in coerenza con la sua posizione anche a livello
nazionale - conclude il consigliere -, ritiene corretto che i
cittadini dei piccoli Comuni possano confermare i sindaci che
hanno ben amministrato e tenta contestualmente di arginare
l'astensionismo, abbassando il quorum al 40% per i ballottaggi e,
anzi, applicando la stessa percentuale al numero di elettori
votanti per la validità delle elezioni nei Comuni dove sia stata
ammessa e votata una sola lista. La democrazia ha i suoi costi e
chi oggi si scandalizza, e sostiene che non si possa sacrificarla
sull'altare di risparmi, è lo stesso che negli anni scorsi ha
abolito le Province e tagliato il numero dei parlamentari".
ACON/COM/rcm