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ELEZIONI. PELLEGRINO (AVS): DDL 15, SFREGIO VERSO GLI ELETTORI

08.03.2024
11:45
(ACON) Trieste, 8 mar - "La mancanza di dibattito con i portatori di interesse nella discussione sul disegno di legge elettorale, promosso dalla Giunta, è irrispettosa nei confronti dei cittadini che, con il loro voto, ci hanno portato a rappresentarli in Consiglio regionale".

Così commenta in una nota la consigliera di Alleanza Verdi e Sinistra, Serena Pellegrino, a margine della V Commissione in materia di elezioni comunali.

"La legge elettorale - sottolinea Pellegrino - è la madre di tutte le leggi. Esistono tante democrazie e ognuna è espressione del modo in cui l'elettorato va al voto. Non dobbiamo avere alcun timore nel dire che ci possono essere delle votazioni fatte con regole elettorali che di democratico hanno poco o niente".

"L'ulteriore gravità - incalza la consigliera, che è anche vicepresidente della IV Commissione - è che il ddl n.15 non è frutto di un percorso consiliare, ma elaborato e firmato dalla Giunta. Una legge fatta in fretta e furia e presentata in Commissione, ove erano previste solo una manciata di ore per la discussione, è uno sfregio nei confronti dei cittadini".

"Non possiamo nasconderci dietro un dito - sottolinea l'esponente di Opposizione -. Con le elezioni dirette di sindaco e presidente di Regione, i rispettivi Consigli sono stati relegati a ratificatori di scelte fatte sul tavolo delle Giunte, che vengono approvate a botte di maggioranza. Esattamente come sta accadendo con l'approvazione di questa legge. La legge elettorale è la norma che regola la forma della nostra democrazia e, anche se non appassiona i cittadini, perché il più delle volte ritengono che sia un'inutile discussione, è la legge elettorale che stabilisce le regole con cui si scelgono i rappresentanti politici e si definisce chi ha il potere decisionale".

"Ho voluto fare - dice la consigliera regionale, approfondendo la questione - una disamina sulle approvazioni delle leggi elettorali che si sono susseguite nel corso degli ultimi tre decenni nei vari organi legislativi. Si è passati dalla più ampia discussione che coinvolgeva tutto l'arco costituzionale, all'approvazione di leggi elettorali con i soli voti della Maggioranza. A volte, persino con i voti di fiducia, quasi ad ammettere che il Governo non ha avuto nemmeno il consenso della sua Maggioranza. Ma la Giunta regionale non è assoggettata al Consiglio, come accade in Parlamento, e quindi è in grado di legiferare anche ignorandolo completamente, purché i consiglieri di Maggioranza rispondano senza obiezioni alle proposte della Giunta. Ecco, questo è quanto accaduto in V Commissione".

"Tutto ciò è il frutto di quella legge elettorale scritta in nome del governismo - commenta con preoccupazione Pellegrino - che ha dato un enorme potere ai Governi regionali e che la Maggioranza nazionale di Centrodestra ora vuole trasferire anche in Parlamento con la modifica costituzionale".

La consigliera di Avs sostiene poi che "l'urgenza che viene posta da questa Giunta è dettata dal fatto di dovere approvare la nuova legge elettorale a pochi mesi dal voto delle prossime comunali. Nel dettaglio prevede che sarà proclamato sindaco chi raggiunge il 40% dei consensi. Questa norma di fatto vanifica il secondo turno dei Comuni sopra i 15mila abitanti. Sarebbe stato più onesto se avessero soppresso il secondo turno, ma questo, evidentemente, non è ammissibile farlo perché la norma dell'elezione dei sindaci è una norma nazionale".

"Allora si trova l'escamotage pur di vincere tutti i grandi Comuni e fare l'en plein - sottolinea la consigliera regionale -, camuffando il tutto con l'ormai obsoleta motivazione che, rinunciando al ballottaggio, si risparmia denaro. Peccato che questo gravoso costo non sia stato quantificato. Mi permetto di ricordare che la democrazia ha i suoi costi e che la democrazia che costa meno si chiama dittatura, e quella non ha nemmeno il problema di indire le fastidiose elezioni ogni cinque anni".

"Con la norma votata in Commissione - conclude Pellegrino - si permetterà ai Comuni dove si presenterà un solo candidato di proclamare primo cittadino chi non ha ottenuto la maggioranza assoluta degli aventi diritto. All'assessore Roberti va ricordato che le leggi elettorali vanno scritte pensando di essere in minoranza. Solo allora quella legge sarà una legge di qualità". ACON/COM/sm



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)