SALUTE. LIGUORI (PAT-CIV): PENSARE A RIABILITAZIONE PSICO-NUTRIZIONALE
(ACON) Trieste, 12 mar - La consigliera regionale di Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Simona Liguori annuncia, in una nota,
un'interrogazione per conoscere "se la Regione intenda realmente
costituire un centro dedicato alla riabilitazione
psico-nutrizionale intensiva extra-ospedaliera". Inoltre, chiede
"se sia stato eventualmente elaborato un cronoprogramma che
consenta di monitorare il raggiungimento di obiettivi verso cui
tali azioni sono orientate, ma anche se sia stato già individuato
un luogo fisico e se tale sede si collochi in una posizione
logisticamente favorevole per la gestione di eventuali criticità
organiche-psichiatriche e per agevolare lo svolgimento di
attività educative e risocializzanti fondamentali per la recovery
dal disturbo".
"I disturbi della nutrizione e dell'alimentazione - spiega la
Liguori - rappresentano un fenomeno epidemiologico in espansione,
soprattutto tra gli adolescenti, con gravi implicazioni sia a
livello individuale che sociale. La diffusione sempre più ampia
di queste patologie comporta gravi conseguenze, sia sul piano
psico-organico sia sociale, con un impatto negativo sulla qualità
della vita e un significativo aumento della spesa sanitaria
pubblica dovuto ai lunghi tempi di recupero e alla
cronicizzazione delle patologie stesse".
"È fondamentale adottare misure concrete per garantire un
trattamento adeguato e specializzato ai pazienti affetti da
anoressia o bulimia - continua l'esponente dei civici - seguendo
linee guida specifiche e garantendo l'accesso a setting
specialistici e livelli di cura differenziati".
La consigliera eviedenzia, poi, "l'importanza della
riabilitazione effettuata in un contesto residenziale per gli
utenti non responder ai trattamenti ambulatoriali o
semiresidenziali, con benefici attestati dalla letteratura
scientifica. La mancanza, in Friuli Venezia Giulia, di una
struttura residenziale dedicata alla riabilitazione intensiva dei
disturbi della nutrizione e della alimentazione costringe molte
famiglie ad affrontare oneri e difficoltà legati alle fughe
extra-regionali, alla ricerca di cure adeguate per i propri
congiunti. Ecco perché è importante che la Regione dica
chiaramente cosa intende fare e renda trasparenti tutti i
passaggi, così che si possano adottare misure concrete per
garantire l'accesso a cure specialistiche e ridurre il ricorso
alle cure al di fuori del nostro territorio".
"Ciò che serve è costituire un centro dedicato alla
riabilitazione psico-nutrizionale intensiva extra-ospedaliera in
seguito al finanziamento specifico, stanziato dal Sistema
sanitario regionale, di 1,5 milioni di euro ai quali ora devono
seguire tutte le azioni necessarie", conclude la Liguori, che ha
espresso la sua "determinazione nel seguire da vicino
l'evoluzione della situazione e nel garantire ai pazienti affetti
la migliore assistenza possibile in Fvg".
ACON/COM/rcm