LAVORI PUBBLICI. AUDIZIONI IN IV COMM, PARERI CONTRASTANTI SU DDL 16
(ACON) Trieste, 12 mar - Troppo poco il tempo a disposizione
per l'analisi di un testo complesso come quello del disegno di
legge 16, inerente le misure di programmazione strategica per lo
sviluppo territoriale regionale in materia di infrastrutture e
territorio. Una norma che se da una parte ha ottenuto il plauso
di alcuni portatori di interesse, dall'altra ha anche suscitato
diverse perplessità.
È quanto emerso oggi durante la seduta della IV Commissione,
presieduta da Alberto Budai (Lega), nel corso dell'audizione di
numerosi portatori di interesse. Al termine della quale l'Ufficio
di presidenza della Quarta ha deciso di rinviare la discussione e
l'esame del testo ai primi due giorni della prossima settimana,
lunedì 18 e martedì 19.
Per Giovanni Basilisco dell'Ordine degli ingegneri di Trieste, il
testo della legge "è molto ampio a fronte del tempo troppo
ridotto per un esame più approfondito". Nel complesso, le novità
introdotte dal ddl hanno trovato "la condivisione dell'Ordine
professionale degli ingegneri, anche se perplessità è stata
manifestata riguardo il silenzio assenso" che per Basilisco "è in
contrasto con l'ottica di salvaguardia della pubblica incolumità
e della sicurezza delle opere strutturali, soprattutto tenuto
conto che tale silenzio potrebbe essere dovuto a un sovraccarico
di lavoro degli uffici comunali".
Dubbi e perplessità anche da parte di Andrea Pessina,
Soprintendente al paesaggio del Fvg, che ha sottolineato come il
silenzio-assenso andrebbe a portare delle semplificazioni ove non
dovrebbero esserci. "Le modifiche previste dal ddl - ha spiegato
Pessina - rischiano di avere un impatto importante sulla tutela
del paesaggio. Il disegno di legge, inoltre, rappresenta un passo
indietro rispetto al Piano paesaggistico regionale che in Italia
è stato approvato solo da 4 Regioni, compreso il Fvg".
Glauco Pertoldi, agronomo dell'Ordine dei dottori forestali del
Fvg, ha ribadito quanto affermato dagli altri auditi in merito
alle tempistiche ridotte per un'analisi più puntuale del ddl,
esprimendo "contrarietà verso uno snellimento che va a discapito
della tutela del paesaggio e della partecipazione delle realtà
sociali". Poco il tempo di analisi anche secondo Graziella
Bloccari, presidente della Federazione regionale architetti.
Pareri positivi quelli espressi, invece, da altri auditi in aula.
Sergio Bisiani dell'Ordine dei periti industriali della provincia
di Trieste ha applaudito il disegno di legge, soffermandosi in
particolar modo sulla riduzione delle fasi progettuali da tre a
due, introdotta dal capo II del ddl in merito alle disposizioni
in materia di lavori pubblici. "La normativa va verso una giusta
semplificazione e digitalizzazione delle procedure
amministrative", ha commentato Bisiani.
Parere positivo anche quello di Alessandro Fabbro dell'Anci Fvg
che ha sottolineato come "il ddl risponda alle esigenze del
territorio". Il testo è stato definito da Lorenzo Puzzi,
direttore dell'Ater di Udine e di Pordenone, una "iniziativa
coraggiosa che affronta norme diverse in modo congiunto".
Vittorio Torbianelli, segretario generale dell'Autorità di
sistema portuale del mare Adriatico orientale, ha apprezzato
complessivamente il disegno di legge, chiedendo tuttavia
"procedure di semplificazione anche per interventi minori che
vengono effettuati nelle aree portuali attive".
Soddisfatti anche Alessandro Gerdina, presidente del Collegio dei
geometri di Trieste, e Lucio Barbiero, presidente dei geometri di
Udine, che hanno apprezzato l'introduzione della "classificazione
degli interventi, con riferimento all'incolumità pubblica, in
rilevanti, di minore importanza e privi di rilevanza", prevista
dal ddl in merito alle disposizioni in materia di costruzione in
zona sismica e tutela del territorio. "Un lavoro che va nella
giusta direzione", è stato invece il commento di Graziano
Tilatti, presidente di Confartigianato Fvg.
E se per alcuni uditi il tempo a disposizione per l'analisi della
normativa era troppo poco, della medesima opinione sono stati
alcuni consiglieri. Serena Pellegrino (Avs) ha infatti
sottolineato che la "norma è molto complessa e gli emendamenti
sono stati inviati in modo tardivo ai consiglieri". La
consigliera di Opposizione ha quindi evidenziato la necessità di
un lasso di tempo più adeguato tra le audizioni e la discussione
del testo di legge in aula.
Furio Honsell (Open) ha invece chiesto come si sia articolata la
consultazione tra la Soprintendenza e la Regione sul disegno di
legge, facendo presente che "un ddl complesso come questo è a
forte rischio impugnazione se non vi è condivisione tra tutte le
parti interessate". Chiarimenti in merito sono stati chiesti
anche da Nicola Conficoni (Pd).
ACON/SM-fa