LAVORI PUBBLICI. PELLEGRINO (AVS): POCO TEMPO PER APPROFONDIRE DDL 16
(ACON) Trieste, 13 mar - "Per analizzare il disegno di legge 16,
un testo corposo e complesso, è stato messo a disposizione dei
commissari, ma anche dei portatori di interesse, troppo poco
tempo. Questo ddl se da un lato ha ottenuto qualche consenso da
parte di alcuni stakeholder, soprattutto di coloro che amano le
semplificazioni, dall'altra ha suscitato importanti perplessità".
Così scrive in una nota la consigliera regionale di Alleanza
Verdi e Sinistra, Serena Pellegrino, a margine delle audizioni in
IV Commissione, sul ddl inerente le misure di programmazione
strategica per lo sviluppo del sistema territoriale regionale in
materia di infrastrutture e territorio.
"Come vicepresidente della IV Commissione - incalza Pellegrino - ho
chiesto e ottenuto il rinvio della discussione in Commissione
alla prossima settimana per la complessità delle tematiche
affrontate, come la conformazione dei Piani regolatori comunali
al Piano paesaggistico regionale, la definizione delle aree
sismiche comunali e le nuove norme sulla portualità. È un
provvedimento molto delicato, soprattutto per le assunzioni di
responsabilità che assegna e per le conseguenze che possono
ricadere sul territorio".
"La stessa Giunta - sottolinea la consigliera di Opposizione - in
modo del tutto inusuale ha inviato, una manciata di ore prima
dalle audizioni, un corposo numero di emendamenti al testo
depositato. Nonostante la lunga ed esaustiva descrizione del
testo di legge da parte dell'assessora Amirante, i commissari e
gli auditi si sono trovati a discutere un testo su cui la Giunta
stessa propone anche sostanziali modifiche. Dispiace che l'iter
di un ddl così importante, che implica scelte che avranno
ricadute sulla vita dei cittadini, non abbia avuto il giusto
riconoscimento procedurale".
"La fretta che è stata imposta dalla Maggioranza - prosegue
l'esponente di Avs - non promette niente di buono e, come dice
l'antico adagio, la fretta è cattiva consigliera. Da parte nostra
c'è stata fin da subito la massima disponibilità a dare dei
contributi migliorativi. Discutere questo importante
provvedimento in pochi giorni e a ridosso della discussione della
legge elettorale, non aiuterà certo a fare nascere un percorso
dall'esito condiviso".
"In linea di massima - conclude Pellegrino, addentrandosi solo in
parte nei contenuti del testo normativo - non sono contro le
semplificazioni, ma quelle inserite in questo ddl sugli iter
procedurali in materia di paesaggio e di strutture sismiche
rischiano di essere pericolose, soprattutto valutando il fatto
che il resto del Paese, in tema di costruzioni in zone sismiche,
guarda alla nostra regione come esempio da decenni. Ritengo,
inoltre, che la conformazione al Piano paesaggistico non debba
essere considerata un semplice adempimento ma un'opportunità per
risolvere tematiche complesse. Se il Ppr necessita di
manutenzione legislativa, si proceda allora prima in quella
direzione per renderlo attuativo in tutti i Comuni della Regione".
ACON/COM/sm