LAVORI PUBBLICI. DDL 16 IV COMM: MENTIL, MORETTI, PELLEGRINO, AMIRANTE
(ACON) Trieste, 18 mar - "Da ex sindaco non addetto ai lavori
dico che questa norma, la legge 14/2002, mi ha consentito di
imparare e di vedere quali difficoltà sono emerse nel corso del
suo utilizzo. La semplificazione va fatta, ma con i tempi giusti
per poter procedere in una giusta analisi del ddl". Questa la
posizione espressa dal dem Massimo Mentil durante l'esame del ddl
16 in IV Commissione, nel corso della seduta presieduta da
Alberto Budai (Lega).
Il capogruppo del Pd, Diego Moretti, lamentando l'assenza di
alcuni consiglieri della Maggioranza, ha ribadito che "le
audizioni servono a capire e ad ascoltare: ribadisco la
complessità del disegno di legge, che richiede i giusti tempi di
analisi e discussione. Se ognuno deve fare bene il proprio
lavoro, bisogna avere a disposizione tempi adeguati".
Serena Pellegrino (Avs), ricordando la condivisione tra gruppi
politici nel post terremoto che ha portato a norme importanti, ha
chiesto maggior tempo per poter approfondire al meglio norme
essenziali per tutto il territorio, esprimendo l'auspicio che la
legge possa essere approvata da tutti.
Quanto alla posizione della Soprintendenza, l'assessore regionale
alle Infrastrutture e al territorio Cristina Amirante ha chiarito
i limiti delle variazioni che si stanno apportando alla norma: "I
timori manifestati dall'organo ministeriale non coinvolgono
quanto compreso nel ddl: non vengono toccate le zone di
produzione agricola né si compromettono, con l'installazione di
impianti fotovoltaici, le direttive del piano paesaggistico".
"La Regione non ha proposto alcuna modifica in relazione al
giudizio della Soprintendenza" ha affermato ancora Amirante. "I
trenta giorni di tempo per la pronuncia sono sanciti da quanto
stabilito dal comitato paritetico. I vincoli servono a porre una
base di discussione e non devono essere tombali".
L'assessore ha ribadito che "nessuna parte del ddl modifica
quanto stabilito con la Soprintendenza, in quanto la Regione è
obbligata a rispettare la norma che prevede 170 giorni sulle
varianti delle proposte: un'opera pubblica deve sostenere la Vas
(Valutazione ambientale strategica) e ciò significa che si è già
fatta una valutazione di natura paesaggistica. La Regione può
legiferare senza toccare gli accordi stipulati con la
Soprintendenza".
Amirante ha ringraziato gli auditi per le segnalazioni
puntualmente recepite nel corso delle audizioni della scorsa
settimana e, tornando alla legge 14/2002, ha voluto precisare che
"per quanto riguarda la norma che assorbe il codice dei contratti
pubblici, è stato recepito in modo puntuale quanto rinovellato
dallo Stato, mantenendo anche la rete delle stazioni appaltanti.
Tutte le sollecitazioni giunte da Anci e dagli ordini
professionali riguardano il codice. Illustreremo nei prossimi
mesi con incontri e convegni tutti gli aspetti. Sulla portualità,
la Regione può pianificare sugli scali a livello nazionale quando
le aree comprese da eventuali proposte progettuali sono fuori
dalle zone demaniali".
La nota della Soprintendenza è giunta quattro mesi dopo la
trasmissione delle proposte di modifica normativa inviate dalla
Regione, ovvero nel novembre 2023, hanno poi spiegato gli uffici
della Direzione centrale infrastrutture e territorio. Che hanno
chiarito come la Regione abbia colto la necessità di sveltire i
procedimenti per Comuni e cittadini, anche relativamente al Pnrr
e alla necessità di ridurre i tempi per non perdere i
finanziamenti. Se le autorizzazioni paesaggistiche comprendono
nella maggior parte dei casi modifiche relative a interventi su
edifici già esistenti e senza cambiarne le caratteristiche - è
stato detto - è necessario sveltire i tempi.
La Direzione centrale ha anche esposto una serie di esempi sulle
tempistiche in merito alle procedure che di fatto, è stato
osservato, rallentano la partenza dei lavori anche di messa in
sicurezza del territorio o la semplice installazione di un
cestino per le immondizie sul territorio di un comune. Oltre il
50 per cento delle richieste di rilascio dell'autorizzazione
paesaggistica comprende - è stato ancora spiegato - sostituzioni
di infissi, serramenti e fotovoltaico.
In chiusura di seduta, il capogruppo Di Bert (Fp) ha ringraziato
per la puntualità delle argomentazioni proposte dall'assessore
Amirante e dalla sua Direzione. L'esame del ddl 16 proseguirà
domani in IV Commissione, a partire dalle 10 e se fosse
necessario per l'intera giornata.
ACON/MV-fa