LAVORI PUBBLICI. CAPOZZI (M5S): TROPPA FRETTA PER PAESAGGIO E APPALTI
(ACON) Trieste, 19 mar - "E' una riforma che si vuole approvare
in fretta e furia, che ha messo in difficoltà tutti, sia i
consiglieri, che si sono trovati a valutare un disegno di legge
complesso e che necessita di maggiori approfondimenti, sia i
tecnici intervenuti in Commissione. Si tratta di un disegno di
legge che recepisce le novità del Codice degli appalti nazionale,
ma che interviene in maniera sostanziale su aspetti importanti
per i nostri territori, sui tempi dell'istruttoria abbreviandoli
e in questo ravvisiamo pericoli per il nostro paesaggio,
evitabili da una congrua istruttoria quanto più partecipata e
condivisa".
A dirlo in una nota è la consigliera regionale del Movimento 5
Stelle, Rosaria Capozzi, dopo l'approvazione in IV Commissione
del disegno di legge 16 presentato dall'assessore Amirante sullo
sviluppo del sistema territoriale regionale in materia di
infrastrutture e territorio.
"Da parte nostra - spiega la Capozzi - riteniamo positivo puntare
sulla semplificazione e sullo snellimento delle procedure,
infatti ci sono opere necessarie che non sono ancora state
realizzate, basti pensare ai casi più eclatanti di opere
pubbliche ferme da più di dieci anni al livello di progettazione
preliminare. Evidentemente non sempre la velocità è buona
consigliera".
"Con i nostri emendamenti, avremmo voluto introdurre il concetto
di dibattito pubblico nella legislazione regionale. Il decreto
legislativo 50/2016 (Codice dei contratti pubblici) prevede la
trasparenza nella partecipazione di portatori di interessi e il
dibattito pubblico e se vogliamo adeguarci alle norme nazionali -
ribadisce la consigliera pentastellata - dovremmo farlo per tutti
gli aspetti, non solo per quelli che convengono alla Giunta. Ma
l'assessore Amirante non ritiene utile questo strumento e non ha
accolto la nostra proposta per mera volontà politica".
"Riteniamo fondamentale la consultazione pubblica di piani e
progetti per coinvolgere preventivamente le comunità interessate,
permettendo una maggiore condivisione delle informazioni e delle
finalità dei progetti e continueremo a presentarlo in ogni
disegno di legge per evitare situazioni imbarazzanti come quella
vissuta per l'acciaieria in Laguna. Evidentemente - conclude la
Capozzi - per questa amministrazione gli errori passati non
costituiscono un monito per il futuro".
ACON/COM/rcm