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ELEZIONI. TRELEANI (FDI): DDL 15 ALLINEA NORMATIVA A VOLERE CITTADINI

20.03.2024
11:00
(ACON) Trieste, 20 mar - "La normativa che disciplina il sistema elettorale, anche in questa Regione, ha subìto numerose evoluzioni nel corso degli anni, cercando di interpretare al meglio il contesto all'interno del quale i cittadini si sono dovuti esprimere con il voto. Il ddl 15 introduce elementi elettorali funzionali ad una migliore e più efficiente gestione delle consultazioni elettorali".

Lo ha evidenziato in Aula il consigliere regionale Igor Treleani (Fdl), relatore di maggioranza per il disegno di legge in materia di elezioni comunali e regionali che, tra l'altro, estende la possibilità di un terzo mandato ai candidati sindaci nei Comuni fino a 15.000 abitanti. "Un'opzione - secondo Treleani - che consentirebbe a un sindaco rieletto di avere più tempo a disposizione per portare a termine il proprio programma elettorale e, al tempo stesso, di avvicinare i cittadini sempre meno attratti dalla partecipazione alle consultazioni elettoriali, alla politica del governo del Fvg, permettendo loro di esprimersi una volta in più sulla ricandidatura di un sindaco uscente".

"Bisognerebbe interrogarsi - ha sottolineato il consigliere FdI - su quale sia la ratio per cui, oggi, al sindaco di un Comune di 3mila abitanti sia consentito ricoprire il proprio ruolo per tre mandati consecutivi, mentre in un comune di 8.000 abitanti tale limite sia ridotto a due. Questo intervento normativo urgente, in quanto a ridosso delle elezioni amministrative previste per il prossimo giugno, consente di adeguarci alle presa di posizione nazionale e di uniformare, una volta per tutte, l'applicazione del limite dei mandati per i sindaci dei Comuni fino a 15.000 abitanti in un contesto, quello attuale, che è profondamente mutato rispetto al passato".

Treleani è poi passato a esaminare la parte del ddl relativa ai ballottoggi, laddove si prevede che nei Comuni sopra i 15mila abitanti, il candidato sindaco venga proclamato eletto al primo turno con il 40% dei voti validi anziché il 50%.

"La scelta di abbassare il quorum per l'elezione al primo turno - spiega l'esponente di Centrodestra - è giustificata dal fatto che al ballottaggio l'affluenza coinvolge molti meno cittadini rispetto al primo turno. L'abbassamento della percentuale meglio rappresenta il voto di tutti i cittadini e non solamente di quelli che si recano a votare al secondo turno di ballottaggio. La tendenza generale, inoltre, evidenzia come il candidato più votato al primo turno venga confermato anche al secondo".

"Il ddl - conclude Treleani - introduce due semplici e puntuali azioni normative legate al sistema elettorale regionale, sulle quali si può essere o non essere d'accordo. Noi le proponiamo, convinti che possano migliorare l'attuale quadro normativo in discussione. Altra cosa, invece, sono i dibattiti sui sistemi elettorali o sul crescente astensionismo al voto da parte dei cittadini. Tutto ciò non ha nulla a che fare con quanto qui proposto e andrebbe eventualmente affrontato con un disegno organico di riforma". ACON/SM-fc



  • Igor Treleani (FdI)
    Igor Treleani (FdI)