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ELEZIONI. DI BERT (FP): CON DDL 15 ADEGUAMENTI E LOTTA ASTENSIONISMO

20.03.2024
11:07
(ACON) Trieste, 20 mar - "All'interno del disegno di legge in materia di elezioni regionali e comunali sono presenti alcune modifiche di rilievo e altre di carattere tecnico e di adeguamento alla recente normativa, in linea con alcune scelte già operate a livello nazionale".

La spiegazione ai dettami del ddl 15 per le consultazioni elettorali comunali e regionali, con modifiche alle leggi regionali 19/2013 e 28/2007, arriva dal relatore per la maggioranza Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga presidente, che aggiunge: "L'articolato contiene la previsione di un terzo mandato per i sindaci dei Comuni con meno di 15.000 abitanti e introduce la soglia del 40% come percentuale di voti sufficienti al primo turno per evitare il ballottaggio".

"Tra le modifiche previste - illustra ancora l'esponente di Centrodestra - c'è sostanzialmente il recepimento di una parte del decreto legge 7/2024 in tema di censimento. Vi è poi la previsione di disciplinare, con regolamento, le modalità e i termini di raccolta, conservazione e divulgazione dei dati elettorali; attualmente non esiste alcuna norma in tal senso. Analoghe finalità sono perseguite anche con specifico riferimento all'anagrafe degli amministratori locali".

Di Bert ritiene poi "corretto aprire al terzo mandato dei sindaci anche per i Comuni fino a 15.000 abitanti, avendo già introdotto tale previsione, nel nostro ordinamento regionale, per la fascia 1.001-5.000. Tutto ciò in considerazione del fatto che se un sindaco svolge un buon lavoro, è giusto che abbia la possibilità di continuare. L'esperienza maturata nel corso del mandato, o dei mandati, dev'essere intesa come una garanzia di qualità da non sprecare. Non credo si possa parlare di attacco alla democrazia (come apparso nei comunicati di una parte politica) dal momento che sono comunque i cittadini, con il loro voto, a decidere".

Quanto alla soglia del 40%, "si tratta di una risposta al fenomeno dell'astensionismo: se già al primo turno è difficile portare gli elettori a votare, nel secondo turno le criticità sono maggiori. Non risolverà il problema, ma è un contributo tecnico che questa Maggioranza intende proporre". E, non ultima, c'è la questione della "difficoltà nel trovare persone intenzionate a candidarsi alla gestione della cosa pubblica. Un aspetto, quello della crisi 'vocazionale', che in alcuni casi fa venire meno la sana competizione, lasciando come unico temibile avversario, pena il commissariamento dei Comuni, il raggiungimento del quorum, sul quale urge al più presto una riflessione". ACON/RCM-fc



  • Mauro Di Bert (Fedriga presidente)
    Mauro Di Bert (Fedriga presidente)