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ELEZIONI. DI BERT (FP): DARE AI CITTADINI LA POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE

20.03.2024
13:06
(ACON) Trieste, 20 mar - "È sotto agli occhi di tutti la difficoltà nel trovare persone intenzionate a candidarsi alla gestione della cosa pubblica. Un aspetto che in alcuni casi fa venire meno la sana competizione, lasciando come unico temibile avversario, pena il commissariamento dei Comuni, il raggiungimento del quorum. Un'analisi che ho anticipato nella relazione al Disegno di legge 15, depositata la scorsa settimana, chiedendo anche una riflessione nel merito, che si è poi concretizzata nell'emendamento bipartisan proposto all'aula per ridurre al 40% la percentuale di elettori sufficienti a eleggere un sindaco in presenza di un unico candidato".

Lo precisa in una nota il consigliere regionale Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga presidente, relatore di maggioranza del ddl in materia di elezioni comunali e regionali, ripercorrendo anche alcuni dei passaggi contenuti nella relazione.

"Aprire al terzo mandato dei sindaci, anche per i Comuni fino a 15.000 abitanti, avendo già introdotto tale previsione nel nostro ordinamento regionale per i Comuni più piccoli, non credo possa essere definito un attacco alla democrazia, come letto in alcune dichiarazioni delle Opposizioni, dal momento che sono comunque i cittadini, con il loro voto, a decidere - ha detto in aula il capogruppo di Fp -. Se un sindaco è operativo e svolge un buon lavoro, permettendo a un territorio di crescere, è giusto che lo stesso possa avere la possibilità di continuare a svolgere tale funzione, a beneficio della sua comunità. L'esperienza maturata nel corso del mandato, o dei mandati, dev'essere intesa come un valore aggiunto, una garanzia di qualità".

"E a chi accusa questa maggioranza di apportare cambiamenti in corsa, devo ricordare quanto accaduto nel 2013, quanto il terzo mandato allora in vigore venne azzerato in piena corsa elettorale", aggiunge Di Bert.

"Quanto alla modifica al 40% come soglia per evitare il ballottaggio nei Comuni oltre i 15mila abitanti, si tratta di un'operazione pensata come risposta al crescente fenomeno dell'astensionismo - precisa il capogruppo -: purtroppo se già al primo turno è difficile portare gli elettori a votare, nel secondo turno le criticità sono assai maggiori. Non risolverà il delicato problema dell'astensionismo, ma è un contributo tecnico che questa Maggioranza intende proporre, consapevole che il mancato esercizio dei diritto/dovere del voto è una questione ben più complessa, da ricondurre a un aspetto sociologico che, evidentemente, non si inverte con una semplice norma".

"Credo spetti alla politica, non tanto sulla spinta delle parole, ma con comportamenti virtuosi, fornire ai cittadini elettori adeguate e sane motivazioni tese a riconquistare il loro interesse a esprimersi attraverso il voto", conclude Di Bert. ACON/COM/fa



  • Mauro Di Bert, capogruppo di Fp
    Mauro Di Bert, capogruppo di Fp