ELEZIONI. DISCUSSIONE DDL 15, FEDRIGA: VA RISPETTATA VOLONTÀ ELETTORI
(ACON) Trieste, 20 mar - "Far passare il messaggio che la
politica viene utilizzata per fare l'interesse solo di qualcuno,
è svilire il dibattito e la credibilità stessa della politica.
Non solo, perché la personificazione è un ragionamento pericoloso
che va a discapito di tutti".
Così il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano
Fedriga, ha replicato ai primi interventi delle Opposizioni in
Aula nel corso della discussione sul disegno di legge 15
Elezioni.
"Qui non si sta discutendo la legge Fedriga, come ho sentito dire
da più parti - ha aggiunto -, anche perché non è che se passa la
proposta del terzo mandato dei presidenti vengo eletto
automaticamente. Se mi ricandiderò, dovrò sottopormi nuovamente
al volere degli elettori, che è la cosa più bella e democratica
del mondo. Invece qualcuno vorrebbe togliere ai cittadini la
possibilità di scegliere il loro presidente di Regione. Questo è
per me totalmente lontano da un concetto di democrazia".
Fedriga si è poi agganciato ai discorsi sul referendum
confermativo: "Oggi è un referendum senza quorum, il che
significa che se dei consiglieri regionali lo chiedono e a votare
vanno solo in 3 persone, il volere di 2 può condizionare tutti
gli altri cittadini. Noi invece desideriamo che debba esserci una
platea di elettorato significativa della volontà di 1,2 milioni
di abitanti. Nessuno dice no al referendum confermativo, ma con
le regole già vigenti per quello abrogativo (quorum minimo del
50% degli elettori). E questo non mi pare né antidemocratico, né
sovversivo, solo rappresentare al meglio la volontà degli
elettori".
"Stesso discorso per il 40% della soglia per essere eletto
sindaco", ha proseguito rammentando i casi in cui "al primo
turno, quando va da sé che la partecipazione è maggiore, un
candidato sindaco ha preso più voti ma non ha raggiunto il 50%,
perciò va al ballottaggio e alla fine vince l'altro candidato,
quello che inizialmente aveva preso meno preferenze, stravolgendo
così di fatto la volontà popolare. Senza contare che al secondo
turno nascono delle alleanze tra liste che non hanno neppure un
programma condiviso, che non hanno le stesse idee, pur di cercare
di governare a tutti i costi. Questa non mi pare una grande
rappresentanza di democrazia".
ACON/RCM-fc