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ELEZIONI. DDL 15: MORETUZZO, PELLEGRINO, MENTIL, MAURMAIR, BULLIAN

20.03.2024
14:23
(ACON) Trieste, 20 mar - "Il terzo mandato è un escamotage per nascondere i problemi dei piccoli Comuni. È il segno del fallimento dell'amministrazione regionale in questi territori". Lo ha affermato il capogruppo del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, durante la discussione in Aula sul ddl 15 in materia di elezioni comunali e regionali.

Argomentando la sua contrarietà al disegno di legge, Moretuzzo ha citato quanto accaduto recentemente in Parlamento con il senatore Alberto Balboni di Fratelli d'Italia che "ha chiesto al partito della Lega di ritirare l'emendamento relativo al quorum del 40% perché reputa necessario un maggiore confronto". Sempre in merito al quoroum del 40% previsto dal ddl regionale e motivato inizialmente da ragioni di risparmio economico, l'esponente autonomista ha evidenziato: "Alla domanda su quali siano questi presunti costi non ci è stata data una risposta concreta. Pertanto le proposte contenute nel ddl sono irricevibili per il modo in cui è stato posto il dibattito".

Dello stesso tenore l'intervento di Serena Pellegrino (Avs): la consigliera ha dichiarato che "la scusa dell'abbattimento dei costi non convince nessuno e anzi ciò rappresenta un taglio alla democrazia". Pellegrino ha anche affermato che il nodo cruciale è stata "la mancanza di un vero dibattito con i portatori di interesse nell'iter dell'approvazione del ddl 15, e questo è uno sfregio nei confronti dei cittadini". "Ancora più grave, inoltre - ha ribadito la consigliera di Opposizione -, che la discussione del ddl sia stata fatta in fretta e furia, con una Maggioranza quasi sempre assente nelle sedute di Commissione".

Per Massimo Mentil (Pd) "la disaffezione al voto e l'allontanamento dei cittadini dalla politica non si risolvono modificando le norme, ma andando ad approfondire le motivazioni che hanno portato i cittadini ad allontanarsi dalla politica". In relazione al quorum al 40%, Mentil ha detto che "è inopportuno giustificarlo per attuare un risparmio economico".

Markus Maurmair (Fratelli d'Italia), rispondendo alle rimostranze delle Opposizioni, ha invece snocciolato una serie di dati. "Il Fvg - ha affermato - ha avuto 24 ballottaggi negli ultimi due anni, e solo 18 casi sarebbero stati toccati da questo provvedimento. Mentre in un solo caso c'è stato un cambio dell'esito al secondo turno rispetto al primo turno. Questo fa comprendere che è il primo turno quello in cui si va a concretizzare la volontà degli elettori". "L'obiettivo - ha poi sottolineato il consigliere di Maggioranza - è avvicinare l'elettorato dei piccoli Comuni ai numeri delle grandi città e il quorum al 40% è una risposta adeguata".

Infine, Enrico Bullian (Patto per l'autonomia-Civica Fvg) ha definito il ddl 15 "una norma pasticciata con provvedimenti scadenti, che non va comunque a risolvere situazioni che sono molto più complesse". ACON/SM-fa



  • Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
    Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)
  • Massimo Mentil (Pd)
    Massimo Mentil (Pd)
  • Markus Maurmair (Fdi)
    Markus Maurmair (Fdi)
  • Enrico Bullian (Patto-Civica)
    Enrico Bullian (Patto-Civica)