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ELEZIONI. DDL 15: CONFICONI, CELOTTI, COSOLINI, MAZZOLINI, MORETTI

20.03.2024
14:36
(ACON) Trieste, 20 mar - Molto partecipata la discussione in Aula sul ddl 15, che prevede disposizioni urgenti per lo svolgimento delle consultazioni elettorali 2024 e disposizioni in materia di elezioni comunali e regionali.

Nicola Conficoni (Pd) è convinto che siano altre le priorità evidenziate dai cittadini: "Mi riportano problemi che vanno dalla sanità alla sicurezza, alla crisi del mondo del lavoro. Questo è un provvedimento tecnico non richiesto e ingiustificato". Una legge che Conficoni ritiene "controproducente nelle sue modifiche perché favorirà le coalizioni raffazzonate, per vincere subito al primo turno. Un provvedimento che può creare instabilità politica e di governo nei Comuni. L'emendamento presentato dalla Lega a Roma è stato ritirato: trovo inconcepibile proporlo in Regione Fvg".

La dem Manuela Celotti ha ribadito che "questo ddl non parte da un ascolto dei Comuni: i correttivi proposti servono per evitare i problemi veri. Sulle problematiche dei Comuni non si sta facendo nulla, manca il confronto con Anci. Bisogna rendere appetibile il ruolo dei sindaci e fare avvicinare i giovani alla politica. Le difficoltà a cui sono sottoposti gli amministratori del territorio sono gravissime. Questo ddl fa l'opposto". Celotti ha affermato la necessità di affrontare la questione dell'espressione della doppia preferenza di genere: "Un fondamentale tema di rappresentanza che manca e che deve essere affrontato in modo propositivo".

Posizione nettamente contraria al ddl è stata espressa anche da Roberto Cosolini (Pd) secondo il quale "la legge elettorale nel nostro Paese è una delle norme che hanno funzionato di più negli ultimi anni. Chi considera la democrazia come un costo da ridurre non fa un piacere a quest'istituzione". Cosolini si è poi chiesto se "la Maggioranza pensa effettivamente che sia più rappresentativo il 40% più 1 rispetto al 50% più 1. Forse questo è un modo di evitare una nuova sconfitta come quella avvenuta a Udine. Con questo provvedimento si sacrificherà l'omogeneità dei progetti di governo dei territori alla necessità di trovare alleanze astruse al primo turno. Il Pd è unito sulla contrarietà alla norma: è un indebolimento della democrazia".

Stefano Mazzolini del gruppo Fedriga presidente si è detto invece favorevole al nuovo disegno di legge: "Questo ddl è una risposta importante a chi vuole impegnarsi ad amministrare bene i territori". Mazzolini ha affermato che "togliere il limite di mandati fa un grande favore alla democrazia, in quanto consente di premiare la buona amministrazione".

Marcatamente contrario al ddl 15 anche il capogruppo del Partito democratico Diego Moretti, che lo ha definito un colpo di mano non accettabile. Il dem ha voluto ribadire che "la riforma nasce dalla sconfitta subita a Udine, non digerita dal Centrodestra: non vedo perché non ammetterlo. I consigli comunali hanno sempre meno potere e lo vediamo ogni giorno". Moretti, rivolgendosi alla Maggioranza, ha poi incalzato: "Piuttosto abrogate il ballottaggio, non credo alle scuse del risparmio economico. Le modifiche di abbassamento della soglia al 40% ci vedono contrari, si tratta di una rappresaglia non accettabile". ACON/MV-fa



  • Nicola Conficoni (Pd)
    Nicola Conficoni (Pd)
  • Manuela Celotti (Pd)
    Manuela Celotti (Pd)
  • Roberto Cosolini (Pd)
    Roberto Cosolini (Pd)
  • Stefano Mazzolini (Fp)
    Stefano Mazzolini (Fp)
  • Diego Moretti (Pd)
    Diego Moretti (Pd)
  • I lavori del Consiglio regionale
    I lavori del Consiglio regionale