ELEZIONI. PATTO-CIVICA FVG: DDL 15 GUIDATO SOLO DA INTERESSI DI PARTE
(ACON) Trieste, 20 mar - "Il percorso di modifica delle leggi
elettorali avrebbe dovuto essere condiviso, con una definizione
bipartisan delle regole del gioco. La Giunta Fedriga e la
Maggioranza che la sostiene in Consiglio regionale hanno, invece,
deciso di scriversi le regole in base ai presunti benefici che ne
possono ricavare".
Lo affermano in una nota, dopo averlo fatto anche in Aula, i
consiglieri del Gruppo Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, con
Marco Putto relatore per la minoranza del disegno di legge 15
sulle elezioni comunali e regionali.
"È evidente che il dibattito sulla modifica della legge
elettorale - sottolinea Putto con il suo capogruppo, Massimo
Moretuzzo - ha a che fare con interessi di parte: lo ha detto
chiaramente il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia,
Rizzetto, in un'intervista sulla stampa, quando a una domanda sul
terzo mandato ha risposto senza pudore che dipende se si andrebbe
a penalizzare il consenso elettorale del Centrodestra".
"Non sono certamente le Opposizioni a esasperare la situazione,
come sostengono il presidente Fedriga e l'assessore Roberti, è
vero piuttosto il contrario e le incongruenze tra quanto accade
in Regione e a Roma sono palesi - fanno presente i due esponenti
del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg - forzando una situazione in
palese contraddizione con quanto si sta facendo in Parlamento,
senza ragioni oggettive. Ricordiamo soltanto che il senatore di
Fratelli d'Italia Balboni ha chiesto il ritiro dell'emendamento
che abbassa il quorum per il ballottaggio alle amministrative
perché la questione richiede un maggiore confronto".
"In Friuli Venezia Giulia, invece, approvando il disegno di legge
15 in cui si prevedono il terzo mandato dei sindaci e
l'abbassamento del 40% del quorum per i ballottaggi, la
propaganda e gli interessi di parte hanno il sopravvento sul buon
senso e l'interesse generale. Il tema del terzo mandato dei
sindaci viene usato come foglia di fico dalla Maggioranza per
nascondere i problemi drammatici dei piccoli Comuni - sostengono
ancora Putto e Moretuzzo -, dopo la fallimentare riforma voluta
dal Centrodestra 5 anni fa che ha messo in ginocchio le
amministrazioni, che invece dovrebbero essere accompagnate in un
percorso di revisione completa e di accorpamento degli enti
locali. E l'abbassamento della soglia per i ballottaggi,
giustificato dalla Giunta Fedriga e dai relatori per la
Maggioranza del ddl per ridurre i costi senza specificarne
l'entità, è in realtà una misura 'rappresaglia' in seguito alla
vittoria del Centrosinistra a Udine, mal digerita dalla Destra.
Se non sono questi interessi di parte...".
ACON/COM/rcm