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ELEZIONI. MARTINES (PD): DDL 15 IGNORA SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE

20.03.2024
19:00
(ACON) Trieste, 20 mar - "Sarebbe stato utile adeguare le norme in termini di mandati alla legge nazionale appena approvata, dove se ne prevede un numero illimitato fino a 5mila abitanti e tre fino a 15mila, per rispettare la sentenza 60/2023 della Corte costituzionale".

Così in una nota il consigliere regionale del Pd Francesco Martines, a margine della discussione in Aula del disegno di legge 15 sulle elezioni comunali e regionali.

"La sentenza - spiega Martines - dichiara costituzionalmente illegittima una norma della Sardegna che legiferava in termini di mandati dei sindaci, scrivendo testualmente che nelle Regioni ad autonomia speciale le disposizioni che pongono un limite ai mandati consecutivi dei sindaci devono essere conformi ai principi della legislazione statale in ragione dell'esigenza di uniformità in tutto il territorio nazionale, giacchè il principio di cui all'articolo 51 della Costituzione svolge il ruolo di garanzia generale di un diritto politico fondamentale, riconosciuto ad ogni cittadino con i caratteri dell'inviolabilità".

"In questo modo - prosegue l'esponente del Pd -, si sarebbe rispettato il dettato che la potestà legislativa primaria deve svolgersi in armonia con la Costituzione, in ragione dell'esigenza di uniformità in tutto il territorio nazionale, relativamente ai mandati consecutivi dei sindaci, prendendo così atto di una situazione della nostra regione dove tantissimi piccoli e medi Comuni hanno difficoltà a trovare candidati, data la disaffezione che si nota in questi ultimi anni". "Il problema fondamentale di oggi - sottolinea il consigliere di Opposizione - è proprio la disaffezione alla politica e il fatto che la gente non va più neanche a votare per il proprio sindaco e per i consiglieri comunali, dimostrando che non si interessa neanche alla vita amministrativa della propria comunità. Una situazione, questa, venutasi a creare anche con l'elezione diretta dei sindaci con la conseguenza che i Consigli comunali non hanno più grandi poteri e non sono più luogo di discussione e di costruzione delle strategie e quotidianità che interessa le proprie comunità".

"La Maggioranza, invece di mettere in atto azioni concrete per far aumentare la percentuale di persone che vanno a votare e mettere mano all'attuale situazione dei piccoli e medi Comuni affinchè riescano a dare risposte ai loro cittadini, in termini di servizi efficienti e opere pubbliche, e agire a livello nazionale per far modificare la legge che toglie ruoli ai Consigli comunali - conclude Martines - propone di ridurre i ballottaggi per i Comuni oltre i 15.000 abitanti, individuando nel 40% il limite per essere eletti sindaci, con il rischio di aumentare la distanza fra eletti ed elettori". ACON/COM/sm



  • Francesco Martines (Pd)
    Francesco Martines (Pd)