ISLAM. BULLIAN (PAT-CIV)-MORETTI (PD): SÌ LUOGHI DI CULTO A MONFALCONE
(ACON) Trieste, 21 mar - "Crediamo sia indispensabile evitare
l'estremizzazione delle posizioni e riteniamo necessario favorire
la convivenza pacifica e rispettosa di tutte le appartenenze
culturali, religiose e linguistiche che vivono e lavorano a
Monfalcone".
Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali Enrico Bullian
(Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) e Diego Moretti (Pd).
"Riteniamo corretta istituzionalmente e perfino di buon senso -
proseguono Bullian e Moretti - l'ordinanza del Consiglio di Stato
tesa a garantire misure che consentano ai credenti di potere
comunque osservare le prescrizioni religiose anche legate al
periodo di Ramadan. Tutti utilizzino parole e toni conciliabili
con la volontà e il dovere di pacificare la situazione, dal
momento che ora il Consiglio di Stato e dunque il diritto,
tracciano il percorso da seguire garantendo il diritto
costituzionale della libertà di preghiera anche collettiva".
"In attesa delle valutazioni di merito del Tar sull'uso dei
centri culturali islamici - evidenziano i due consiglieri di
opposizione - ad oggi questo è quanto va rispettato, perché non è
più possibile porre il tema distorcendo il senso di legalità,
come fatto dalla sindaca di Monfalcone, Cisint, visto che la
situazione è ben diversa da come la dipinge da mesi. La invitiamo
a invertire la rotta per il bene della città che amministra.
Monfalcone va pacificata, perché il futuro della città vale più
di uno scranno a Bruxelles".
"Il concetto di legalità più volte richiamato dalla sindaca in
questi mesi - concludono Bullian e Moretti - si concretizzi nel
rispetto e nell'applicazione dell'ordinanza del Consiglio di
Stato. Questo significa rispetto delle istituzioni. I toni da
campagna elettorale permanente non aiutano a risolvere i
problemi, ma li esasperano e rischiano di radicalizzare la
situazione. Dobbiamo essere tutti consapevoli che non è in corso
alcuna guerra santa e che le crociate sono fortunatamente finite.
La convivenza fra etnie, religioni e culture diverse è l'unica
strada percorribile, partendo dal riconoscimento di un diritto
molto sentito anche nella comunità musulmana: quello di culto".
ACON/COM/sm