SALUTE. LIGUORI (PAT-CIV): RITARDI CAUSATI DA ASUFC, CHIARIRE RIMBORSI
(ACON) Trieste, 21 mar - "Nel caso in cui la prestazione
sanitaria di primo accesso, con classe di priorità b, d o p, non
sia garantita nei tempi massimi previsti, i cittadini del Friuli
Venezia Giulia possono avvalersi dei percorsi di tutela previsti
dalla delibera di Giunta 1815/2019 e dalla legge regionale del 26
marzo 2009 in materia di contenimento dei tempi di attesa delle
prestazioni sanitarie nell'ambito del Servizio sanitario
regionale".
Così in una nota la consigliera regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, Simona Liguori, che ha portato in Aula
un'interrogazione inerente i rimborsi dovuti a pazienti in lunghe
liste d'attesa in Asufc.
"In pratica - spiega Liguori - la norma stabilisce che le Aziende
sanitarie che non garantiscono i tempi previsti per le
prestazioni provvedano al pagamento diretto, ad esclusione del
ticket, delle prestazioni stesse effettuate dal cittadino in
altre strutture pubbliche o private accreditate".
"Quanto prevede la legge - evidenzia l'esponente di opposizione -
non viene però applicato in maniera uniforme dalle varie Aziende
sanitarie del Friuli Venezia Giulia dal momento che, a Pordenone,
in Asfo, le procedure per chiedere il rimborso sono definite e
disponibili sul sito internet della stessa Azienda, mentre a
Udine, il cittadino che chiede di usufruire di tale diritto, si
vede ancora rispondere che le relative procedure sono tuttora in
corso di definizione. Come mai esiste questa disparità?".
"Ci sono pazienti in Asufc Friuli Centrale, che si estende da
Paluzza a Lignano Sabbiadoro - prosegue la consigliere regionale
- che devono autogestirsi sia per la ricerca della struttura dove
ricevere la prestazione, sia per le pratiche burocratiche
necessarie ad ottenere i rimborsi per visite ed esami se fatti in
privato, quando la prestazione non viene erogata nei limiti
previsti per legge".
"La gente si sente abbandonata due volte - conclude Liguori -.
Dare informazioni chiare agli utenti e permettere a tutti, specie
ai cittadini più deboli, di usufruire a pieno di un loro diritto
deve essere una priorità. Per l'ennesima volta lo abbiamo
ricordato anche al presidente Fedriga e all'assessore Riccardi".
ACON/COM/sm