ELEZIONI. BALLOTTAGGI E TERZO MANDATO, COSA CAMBIA CON IL DDL 15
(ACON) Trieste, 21 mar - Ecco le principali novità introdotte
dal ddl 15, approvato oggi a maggioranza dal Consiglio regionale.
TERZO MANDATO. Viene introdotta la possibilità di un terzo
mandato per i sindaci dei Comuni tra i 5000 e i 15mila abitanti,
sul modello di quanto già avviene in Friuli Venezia Giulia per i
municipi tra mille e cinquemila residenti. Al di sotto dei 1000
abitanti resta la possibilità di un numero illimitato di mandati.
BALLOTTAGGI. D'ora in poi sarà sufficiente ottenere il 40 per
cento dei voti al primo turno per diventare sindaco nei Comuni
con più di 15mila abitanti. Solo se nessuno dei candidati
supererà quella soglia si procederà al ballottaggio tra i primi
due classificati. Abrogata dunque la soglia della maggioranza
assoluta dei voti (50% più 1) necessaria per essere eletti al
primo turno, che è in vigore in quasi tutte le altre regioni.
CANDIDATI UNICI. Un emendamento bipartisan introduce una novità
nel caso si presenti un solo candidato alla carica di sindaco:
non sarà più necessario superare il quorum del 50 per cento dei
votanti per eleggere il primo cittadino, ma sarà sufficiente
un'affluenza al voto del 40%.
CENSIMENTO. Il ddl stabilisce come riferimento demografico per i
Comuni al voto il censimento permanente, che viene aggiornato
annualmente, e non più il censimento generale della popolazione.
PRIVACY. Alcune norme stabiliscono la necessità di un regolamento
per determinare le modalità di raccolta, conservazione e
divulgazione dei risultati elettorali e dei dati contenuti
nell'anagrafe degli amministratori locali, per rispettare le
disposizioni in materia di trasparenza e di tutela dei dati
personali.
ACON/FA-fc