News


ELEZIONI. PUTTO (PAT-CIV): UNICO OBIETTIVO VENDICARE SCONFITTA UDINESE

21.03.2024
19:13
(ACON) Trieste, 21 mar - "Il dibattito d'Aula e l'esame degli articoli hanno evidenziato la netta distanza tra le posizioni delle Opposizioni e gli intenti della Maggioranza, rispetto ad un disegno di legge nettamente sbilanciato sulle prerogative della Giunta e ben lontano da quella necessaria condivisione di intenti tra tutte le forze politiche che dovrebbe sempre contraddistinguere la trattazione della materia elettorale".

Così Marco Putto, consigliere del Gruppo Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, in una nota sulle dichiarazioni di voto rilasciate sul disegno di legge 15 che ha modificato, con il voto contrario delle Opposizioni, la normativa per elezioni comunali e regionali.

"Si è preferito - ha aggiunto Putto - forzare la mano sull'estensione del terzo mandato dei sindaci (rispetto al quale è comprensibile per i piccoli Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti), senza interrogarsi sulle ragioni più profonde per le quali oggi si fatica a trovare candidati a primo cittadino. Questo avviene sia per una crisi generale di credibilità della politica, sia perché i Comuni sono lasciati spesso soli ad affrontare la crisi di personale e la difficoltà di gestione di servizi, anche in virtù di una controriforma degli enti locali che non ha prodotto alcun risultato concreto e, anzi, ha disincentivato le aggregazioni".

"Rispetto alla nuova soglia del 40% per vincere le elezioni al primo turno nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti - ha aggiunto l'esponente dei civici - stupisce non poco il richiamo del Centrodestra regionale a quanto avviene in Sicilia, dove esiste questa regola per i Comuni. Sembrano passati secoli, ma in realtà sono trascorsi pochi anni, da quando il Sud Italia, Sicilia compresa, veniva utilizzato da forze politiche di questa Maggioranza come luogo fisico, politico, economico e sociale da cui prendere le distanze e da cui rendersi indipendenti".

"E fa ancora più sorridere la teoria sentita in Aula, secondo la quale la nuova soglia al 40% servirà ad evitare le coalizioni improvvisate al secondo turno, quando così facendo le coalizioni improvvisate saranno semplicemente presenti al primo. Tutto per vendicare politicamente la sconfitta di Udine dell'anno scorso, senza la quale - Putto ne è convinto - non avremmo discusso questo disegno di legge e avremmo continuato serenamente a far parte delle 19 regioni che questa norma non ce l'hanno".

"La storia - ha concluso il consigliere - ci insegna che le leggi elettorali scritte a colpi di maggioranza si sono sempre ritorte contro chi le ha volute. Certo che rimane l'amarezza di aver discusso a lungo di un argomento lontano anni luce dai veri problemi dei cittadini della nostra regione, che sono alle prese con carenze della sanità e crisi aziendali ben più gravi". ACON/COM/rcm



  • Marco Putto (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
    Marco Putto (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)