VALUTARE LE LEGGI. LE ESPERIENZE DI PIEMONTE, LOMBARDIA E VAL D'AOSTA
(ACON) Trieste, 22 mar - "Parlare di valutazione vuol dire
capire cosa è stato fatto con il monitoraggio delle problematiche
e lo studio del quadro normativo e come lo stiamo facendo. Non
sempre si guarda all'efficacia degli interventi delle politiche
per giungere alle giuste eventuali modifiche nelle azioni a
livello istituzionale", ha sottolineato Valentina Battiloro,
direttrice dell'associazione per lo Sviluppo della valutazione e
analisi, moderatrice nella seconda parte del seminario "La
valutazione delle leggi regionali: dall'attuazione
all'efficacia". La domanda che si sono posti i relatori è: dopo
l'attuazione arriva l'efficacia?
Tempi di valutazione, complessità nell'analisi, possono essere
problematici. "Dobbiamo mettere davanti a tutto la capacità di
costruire il futuro anche a scapito della gestione del consenso -
ha affermato Roberto Cosolini (Pd) -: il nodo sta nella puntuale
analisi dei processi dell'azione amministrativa". Il dem ha
sottolineato l'importanza della valutazione e dell'analisi del
percorso politico. "Dobbiamo far fronte - ha continuato il
presidente del Comitato per la legislazione, il controllo e la
valutazione - ad alcuni punti di minor forza costituiti
dall'indebolimento generale dei corpi intermedi, per ottimizzare
i percorsi di produzione delle norme".
Alessandra Biletta, componente del Comitato per la qualità della
normazione e la valutazione delle politiche del Consiglio
regionale del Piemonte, ha rilevato che "facilitare le azioni di
controllo per utilizzare queste come una bussola per valutazioni
puntuali, grazie al confronto tra le assemblee legislative delle
Regioni e gli organi di governo, è essenziale: lavorare e
legiferare in base a dati puntuali è un vantaggio per tutti, per
produrre scelte responsabili". È stata sottolineata l'importanza
di promuovere la cultura della valutazione per uno scambio di
informazioni e buone prassi.
Claudio Mangiarotti, presidente del Comitato paritetico di
controllo e valutazione del Consiglio regionale della Lombardia,
ha tracciato un quadro dell'attività del comitato in Lombardia e
ha ricordato che "dedicare apposite risorse all'azione degli
studi di valutazione è fondamentale, grazie anche alla
collaborazione con gli atenei. Il Comitato individua le politiche
da valutare per l'approvazione di una relazione di proposta da
inviare alla Giunta regionale". Mangiarotti ha inoltre ribadito
le difficoltà legate a un deficit di dati: "La collaborazione tra
Consiglio e Giunta può migliorare l'azione sul territorio grazie
a una buona analisi della valutazione anche sperimentale per
incentivare interventi innovativi".
Alberto Bertin, presidente del Consiglio regionale della Valle
d'Aosta e delegato al Coordinamento per la valutazione delle
politiche pubbliche della Conferenza dei presidenti delle
Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, ha
parlato del Progetto Capire, di confronto e condivisione delle
esperienze a livello territoriale. "Tanto è stato fatto, ma tanto
c'è ancora da fare per creare un rapporto tra gli organi della
Regione".
"È necessario avere i dati per realizzare una politica condivisa
per rispondere ai cittadini e rendere efficaci le leggi", ha
concluso Bertin. L'intervento dell'intelligenza artificiale nella
redazione delle norme è stata all'ordine del giorno dell'ultimo
incontro nell'ambito del Progetto Capire, che si occupa di
accompagnare gli amministratori nel progetto legislativo, come ha
sottolineato l responsabile del progetto Paolo Pietrangelo che ha
concluso i lavori del seminario odierno.
ACON/MV-fa