ACQUA. PELLEGRINO (AVS): GESTIONE IDRICA UNICA, RIGOROSAMENTE PUBBLICA
(ACON) Trieste, 23 mar - "Il 22 marzo è stato la Giornata
internazionale dell'acqua, elemento sinonimo di vita.
Indeclinabile, non patteggiabile, essenziale e imprescindibile".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di
Alleanza Verdi e Sinistra, a margine di un convegno svoltosi a
Udine nella Giornata mondiale dell'acqua, "organizzato da
Cisl-Fecam nella persona di Franco Rizzo e a cui erano presenti i
consiglieri regionali di ogni schieramento politico".
"L'importante motivo dell'incontro - spiega Pellegrino - è stato
per valutare se ci sono le possibilità di dare una linea di
indirizzo per la ripubblicizzazione del servizio idrico sotto un
unico gestore regionale. Dopo anni di battaglie per riuscire a
persuadere le forze politiche che questa è l'unica strada per
ridare ai cittadini, e a tutti gli esseri viventi, l'elemento
essenziale per la vita, sentire un coro unisono mi ha emozionata.
La presenza in sala dei principali gestori della risorsa idrica
fa ancor più ben sperare".
"Mai come oggi - continua la consigliera di Avs - abbiamo la
percezione di cosa significhi vivere nella povertà climatica, che
è strettamente legato alla ormai endemica carenza di acqua nelle
aree popolate. In una situazione di insufficienza idrica,
avvertita persino nella nostra regione che di acqua ne ha sempre
avuta in abbondanza, non agire con decisione rischia di portare a
risultati drammatici. Abbiamo ancora presenti le drammatiche
conseguenze della siccità che hanno caratterizzato in modo
prepotente questi ultimi anni. Il World Water Day si pone
l'obiettivo di sensibilizzare le istituzioni mondiali e
l'opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua
e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento
climatico".
"Sappiamo ormai da decenni che l'acqua - incalza l'esponente di
Opposizione - è uno dei principali motivi che può far innescare e
intensificare i conflitti. Può mettere in ginocchio una intera
popolazione quando l'accesso viene negato e l'utilizzo gestito
ingiustamente. Non a caso il tema che è stato scelto quest'anno è
quello che lega strettamente l'acqua alla pace. Basterebbero, per
farci sobbalzare dalle comode poltrone, le notizie allarmanti che
ci giungono dagli esperti che ci mettono in allerta affermando
che entro il 2030 la domanda di acqua dolce sarà superiore del
40% all'offerta per l'effetto combinato della pressione antropica
su clima, acqua ed ecosistemi".
"Oggi più che mai è tempo di difendere l'acqua, il cui utilizzo è
da ascrivere in cima ai diritti fondamentali dell'uomo. Avere la
gestione unica rigorosamente pubblica, senza dare spazi a
possibili speculazioni - conclude l'esponente di Alleanza Verdi e
Sinistra - è il primo ed essenziale passo da fare".
ACON/COM/rcm