LAVORO. BULLIAN (PAT-CIV): QUANTE BENGALESI SONO ASSUNTE A MONFALCONE
(ACON) Trieste, 26 mar - "Ho ricevuto risposta
dall'Osservatorio regionale del mercato del lavoro alla richiesta
di dati che avevo formulato sulle donne originarie del
Bangladesh, residenti nell'Isontino e in particolare a
Monfalcone. Emerge un dato interessante, che dimostra la
strumentalità di altri numeri strillati da esponenti
dell'amministrazione comunale di Monfalcone. Le donne bengalesi
assunte nel territorio della provincia di Gorizia e residenti a
Monfalcone sono state 63 nel 2022 e 89 nel 2023. Quindi non sono
né 7, né 8, ma almeno 11 volte tanto il dato fornito dal Comune
di Monfalcone più e più volte nel corso delle scorse settimane".
Lo afferma in una nota Enrico Bullian, consigliere regionale del
Patto per l'Autonomia-Civica Fvg.
"Dato, quello della sindaca Cisint, di cui peraltro è impossibile
verificare la fonte, come dichiarano i consiglieri de La Sinistra
per Monfalcone, Alessandro Saullo e Cristiana Morsolin. Abbiamo
provato a chiedere un accesso agli atti in Comune - continua
Bullian -, domandando i dati sul lavoro delle donne straniere che
vengono citati dalla sindaca. Ci è stato risposto, dopo quattro
settimane di attesa, che l'amministrazione non possiede dati in
tal senso e che quella di cui parla Cisint è solo una sua
elaborazione personale. A questo punto elaborazione non si sa di
quali dati, pescati dove, visto che il Comune non li possiede e
l'ufficio statistico regionale dà numeri undici volte superiori".
Per il consigliere non c'è solo questo: "A ben guardare i dati
regionali, l'incremento in un anno è statisticamente
significativo, circa il 40% in più. Nessuna di queste donne
peraltro rientra nella fascia di lavoratrici dai 55 anni in su.
Significa che, gradualmente, è già in corso un processo di
emancipazione anche economica, che va sostenuto e favorito dalle
istituzioni (ad esempio con corsi di alfabetizzazione in
italiano, con politiche adeguate rivolte all'infanzia, con i
doposcuola e lo sport per i bambini di ogni provenienza).
Chiaramente il dato occupazionale è migliorabile, ma è stato
smascherato un vile tentativo di sminuire le donne originarie del
Bangladesh".
"A rimarcare il mancato ruolo di promozione del lavoro femminile
del Comune - riporta ancora la nota - c'è l'impietoso dato di
copertura del fabbisogno degli asili nido monfalconesi: il 9,8%,
inferiore alla media nazionale e inguardabile rispetto ai Comuni
del territorio. Eppure, è attraverso l'emancipazione dal lavoro
di cura che si può consentire la libera scelta di lavorare anche
a madri con nuclei familiari mediamente numerosi, come accade a
Monfalcone. Inutile parlare di mancata integrazione se le
amministrazioni pubbliche non presentano progetti concreti a
riguardo".
"La politica della contrapposizione e degli slogan - conclude
Bullian - come abbiamo avuto modo di dimostrare, viene smentita
dalla realtà e dalle statistiche".
ACON/COM/rcm