LAVORI PUBBLICI. PUTTO (PAT-CIV): DDL 16, CONFRONTO TROPPO FRETTOLOSO
(ACON) Trieste, 25 mar - "La revisione normativa di leggi
settoriali a contenuto tecnico rappresenta un'azione legislativa
di per sé apprezzabile, specie se avviene per recepire ed
integrare disposizioni provenienti da leggi sovraordinate a
contenuto concorrente o, più in generale, per rendere più agevole
il lavoro di uffici, professionisti e imprese: l'efficacia della
revisione si accentua ulteriormente se, con l'occasione, dal
confronto con gli stakeholders vengono colti suggerimenti e
proposte finalizzati a rendere più efficace ed efficiente la
consultazione delle leggi oggetto di modifica".
Lo ha sottolineato in Aula, in qualità di relatore di minoranza
del ddl 16, il consigliere regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, Marco Putto.
"Dalle audizioni recentemente tenutesi in IV Commissione con i
rappresentanti del mondo delle categorie professionali,
economiche e produttive - ha proseguito Putto - è emerso che
questo confronto non è avvenuto nei modi e nei tempi con cui una
materia così specialistica avrebbe dovuto trovare adeguato
compimento, bensì in modo frettoloso, senza dare agli auditi il
tempo materiale per approfondire gli argomenti e, a tratti, con
profili di conflittualità. Non si riuscirebbe a definire
diversamente, ad esempio, il rapporto palpabile in sede di
commissione e sostanziato da una pregressa fitta corrispondenza
tra Regione e ministero della Cultura, o se si preferisce tra
direzione centrale Infrastrutture e Soprintendenza, dal quale
emerge che le due istituzioni faticano a collaborare serenamente
sul piano dei contenuti, a detrimento degli strumenti con cui
alla fine si trovano a fare i conti i nostri Comuni, i nostri
professionisti e, più in generale, i nostri cittadini".
Il consigliere di opposizione è passato poi a illustrare alcuni
articoli tra cui le modifiche alla legge regionale 14/2002 nel
settore dei lavori pubblici, con l'intento di renderla coerente
con il nuovo Codice dei contratti pubblici e le semplificazioni
dei procedimenti amministrativi in materia di paesaggistica.
"Ci si chiede in primis - ha sottolineato l'esponente civico - se
la scelta di mantenere in vita a tutti i costi la legge regionale
14/2002 sia stata la migliore: tale legge, infatti, venne
approvata in un contesto storico, sociale, economico, legislativo
e politico profondamente distante e diverso da quello attuale".
Sempre in merito alla legge 14, Putto ha evidenziato in Aula che
"è da ritenersi apprezzabile l'avvenuto accoglimento in sede di
commissione della nostra proposta di rivedere la modifica che era
stata introdotta con l'articolo 50, comma 4, volta a togliere
dalle competenze giuntali regionali l'approvazione del progetto
di fattibilità tecnica ed economica: così facendo è stata
riportata in capo alla politica la fondamentale prerogativa di
controllo e di assunzione di responsabilità e consapevolezza che
si ritiene fondamentale resti di competenza dell'organo
esecutivo, anche nell'ambito dell'interlocuzione politica ed
istituzionale con altri soggetti".
"Un'ultima riflessione - ha incalzato l'esponente delle
Opposizioni - riguarda l'adeguamento della legge regionale 16/09
alle modifiche introdotte a livello statale e la disciplina delle
funzioni che la Regione già svolge. Si accoglie positivamente
l'introduzione di un nuovo portale regionale per il deposito dei
progetti strutturali, auspicando che semplifichi e normalizzi la
procedura in tutto il territorio regionale".
"Alla luce di tutto ciò - ha concluso Putto - si mantiene in
sospeso il giudizio complessivo, condizionato dall'esito del
dibattito d'Aula e dal recepimento delle istanze volte a
migliorarne specifici aspetti".
ACON/MV-fc