News


AMIANTO. MARTINES (PD): OK A MAPPATURA MA SERVE VERIFICA CAPILLARE

26.03.2024
17:55
(ACON) Trieste, 26 mar - "Oggi si è tenuta un'importante audizione dei vertici della Commissione regionale sull'amianto, avente come tema le ripercussioni sulla salute di tanti cittadini che hanno lavorato nel monfalconese e nella bassa friulana".

Così in una nota il consigliere regionale del Pd, Francesco Martines, evidenziando che "due sono stati i temi da me sollevati. Il primo è legato all'assenza di un componente nella Commissione regionale sull'amianto in rappresentanza della Bassa friulana, assenza che dovrà al più presto essere sistemata con una modifica normativa individuando una persona sensibile a tale tema. Questo è importante, perché tantissimi lavoratori della Bassa friulana hanno lavorato nei cantieri di Monfalcone, ma anche perché quell'area ha una zona industriale che grava tra San Giorgio di Nogaro e Torviscosa, dove esistono inevitabilmente problemi di salute legata al mondo del lavoro, non essendoci in queste realtà certezza sui criteri di salubrità sul posto del lavoro".

"Il secondo aspetto - prosegue l'esponente del Pd - riguarda la grande quantità di amianto presente sui tetti delle strutture delle caserme in una regione come la nostra, dove esiste una grande quantità di siti militari dismessi per la sua storia passata di zona di confine verso l'est dell'Europa. Caduto il muro di Berlino nel 1989, queste caserme sono state in gran parte abbandonate, alcune trasferite ai Comuni ed al Demanio civile e, per la maggior parte, non ci sono segnali positivi per un utilizzo immediato. Diversamente da quanto fatto a suo tempo in Francia, è mancato in Italia un piano di dismissione e utilizzo ai fini sociali, commerciali, istituzionali, culturali e, quindi, spesso gli utilizzi sono isolati e i cittadini sono preoccupati della presenza di amianto".

"Ben venga la mappatura, percorso già avviato e che dovrà essere ancora completato, ma questo non è sufficiente - sottolinea il consigliere dem -. Sarebbe utile, in un accordo fra direzioni regionali Salute e Ambiente, entità militare competente nella gestione di questi immobili, Agenzia del Demanio, Comuni e Aziende sanitarie, verificare quanti di questi tetti in amianto sono da rimuovere perché insalubri e quanti, invece, possono rimanere perché non pericolosi per la salute pubblica".

"Checchè ne dica la direzione regionale Ambiente - conclude Martines - le indagini fatte con il drone non riescono a dare certezza sulla pericolosità o meno della presenza dell'amianto - conclude Martines -. Di conseguenza, è necessaria una verifica puntuale dell'Azienda sanitaria per dare certezza e sicurezza alle persone, così come dare certezza a un sindaco che, in quanto primo responsabile della salute dei suoi cittadini, deve imporre di rimuovere la presenza di amianto solo nel caso in cui la qualità e le condizioni di posa richiedano effettivamente un intervento urgente da parte dei proprietari dell'immobile in questione". ACON/COM/sm



  • L'intervento in Aula di Francesco Martines (Pd)
    L'intervento in Aula di Francesco Martines (Pd)