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DDL 16. PAESAGGIO, NO AD ABROGAZIONE BLOCCO NORME RICHIESTA DAL PD - 1

27.03.2024
15:12
(ACON) Trieste, 27 mar - Una lunga discussione di carattere prettamente politico ha preceduto l'esame degli articoli del terzo Capo del ddl 16, relativi alle disposizioni in materia di pianificazione e paesaggio, durante l'esame in Consiglio regionale sotto la presidenza di Mauro Bordin.

Il capogruppo del Pd, Diego Moretti, aveva infatti richiesto tramite un emendamento l'abrogazione dell'intero Capo III, motivandola con "la preoccupazione per il conflitto tra la Giunta e la Soprintendenza, organo periferico del ministero della Cultura. Non è utile - ha aggiunto l'esponente dem - avallare scelte foriere di contenziosi". Una tesi condivisa esplicitamente da Furio Honsell (Open Sinistra Fvg): "Abbiamo accertato che il Soprintendente non condivide queste norme e si tratta di un organismo dello Stato con il quale bisogna confrontarsi, accettando anche tempi più lunghi e i necessari tempi di ponderazione".

"Si doveva procedere con le altre norme del ddl e non con queste", ha rincarato la dose Serena Pellegrino (Avs), convinta che "se c'erano problemi con il Piano paesaggistico regionale bisognava intervenire in quella direzione nei cinque anni precedenti. Oggi mettere mano ai meccanismi di conformazione rischia di modificare lo stesso Ppr. La fretta è sempre cattiva consigliera".

Anche Nicola Conficoni (Pd) ha sottolineato "lo scontro evidente tra Giunta e Soprintendenza, che ha avanzato pesanti rilievi di metodo e di merito sul ddl", mentre la pentastellata Rosaria Capozzi ravvisa "pericoli nei concetti introdotti per la tutela di ambiente e territorio, con abbreviazioni che riteniamo controproducenti". Condivide queste preoccupazioni, censurando "il mancato dialogo con la Soprintendenza", anche Marco Putto, relatore di minoranza del ddl per il Patto per l'autonomia-Civica Fvg, che ha giustificato il voto di astensione del suo gruppo sull'emendamento Moretti con l'opportunità "di affrontare le questioni nel merito, come faremo con i successivi emendamenti".

A difesa della Giunta ha parlato invece Markus Maurmair (FdI), che ha invitato "a usare i termini corretti, visto che quanto andiamo a modificare riguarda i temi urbanistici e non quelli ambientali. E poi non dobbiamo rinunciare a esercitare la nostra autonomia speciale".

Un tasto toccato anche dall'assessore Cristina Amirante: "Siamo una Regione a statuto speciale e questa Maggioranza ha una visione diversa da quella, politica anch'essa, espressa dal Soprintendente. Noi vogliamo dire che possiamo decidere quali siano le regole dell'urbanistica". L'esponente di Giunta ha poi spiegato che "il Piano di governo del territorio non deve conformarsi al Piano paesaggistico, perché ha pari dignità rispetto a quel documento". L'Aula ha quindi votato a maggioranza il mantenimento del capo III.

1 - segue ACON/FA-fc



  • L'Aula, con in primo piano Diego Moretti (Pd), durante la discussione delle norme paesaggistiche
    L'Aula, con in primo piano Diego Moretti (Pd), durante la discussione delle norme paesaggistiche
  • Nicola Conficoni (Pd)
    Nicola Conficoni (Pd)
  • L'assessore Fvg a Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante
    L'assessore Fvg a Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante
  • Markus Maurmair (FdI)
    Markus Maurmair (FdI)
  • Serena Pellegrino (Avs) con Furio Honsell (Open)
    Serena Pellegrino (Avs) con Furio Honsell (Open)