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SALUTE. DISTURBI PERSONALITÀ, OK UNANIME A MOZIONE SU TUTELA PAZIENTI

14.05.2024
17:15
(ACON) Trieste, 14 mag - Garantire anche in Friuli Venezia Giulia la piena applicazione dei livelli di assistenza sociosanitaria alle persone con disturbi mentali, standard previsti dal decreto nazionale del 2017.

È questo l'impegno che affida alla Giunta una mozione bipartisan, con la prima firma congiunta di un consigliere di Opposizione e di un consigliere di Maggioranza, approvata oggi dall'Aula all'unanimità dopo che nel corso della discussione tutti i gruppi politici avevano chiesto di aggiungere la loro esplicita condivisione al testo.

Il documento prende spunto dall'aumento, in particolare tra i giovani, dei disturbi mentali certificati, che ormai nel nostro Paese riguardano più di 4 milioni di persone, ovvero il 6 per cento della popolazione. E tra questi disturbi assume rilevanza in particolare il cosiddetto Dpb, ovvero il disturbo borderline della personalità che comporta instabilità nei rapporti sociali, marcata impulsività, momenti di rabbia e caos emotivo.

Le moderne psicoterapie - si osserva ancora nelle premesse della mozione - hanno garantito il miglioramento delle prognosi a lungo termine di questi disturbi, ma purtroppo ancora molti pazienti non hanno trovato in Friuli Venezia Giulia un'adeguata sistemazione residenziale e terapeutica, a dispetto delle indicazioni del 2017 che in situazioni del genere pongono a totale carico del sistema sanitario le cure psicologiche.

Il dispositivo della mozione prevede inoltre l'incoraggiamento ad attività di formazione e di reclutamento di personale adeguato, e pone in capo all'Esecutivo regionale l'obiettivo di favorire l'incontro tra il sistema sanitario e i diversi servizi di protezione sociale, potenziando al contempo le attività di supporto alle famiglie alle prese con questi problemi.

I due consiglieri proponenti hanno ribadito in Aula l'urgenza di questo impegno affidato alla Giunta, parlando della necessità di garantire nello stesso tempo assistenza e inclusione sociale, una sorta di abbraccio della comunità nei confronti delle persone affette da questi disturbi, delle famiglie e più in generale di chi vive al loro fianco.

Altri esponenti delle Opposizioni hanno evidenziato l'opportunità di una presa in carico globale, sottolineando nuovamente i numeri del fenomeno e le gravi conseguenze sociali che ne possono derivare. È un tema - è stato ancora detto - che in passato ha riscontrato poco interesse da parte delle aule istituzionali, e ora finalmente si colma un vuoto.

A nome della Giunta, l'assessore regionale alla Salute ha sottolineato come non si possa dividere la risposta sanitaria da quella sociale e ha inquadrato questi bisogni nell'ambito di una società che cambia, in cui si nasce di meno e si vive di più. Situazione che rende inevitabili delle scelte, in quanto la fiscalità generale per sua natura non è infinita. ACON/FA-fc



  • Un momento della seduta pomeridiana del Consiglio regionale
    Un momento della seduta pomeridiana del Consiglio regionale