POSTE. AULA RINVIA ESAME MOZIONE SU POSSIBILI RISCHI PRIVATIZZAZIONE
(ACON) Trieste, 14 mag - Sospendere immediatamente l'iter di
privatizzazione di Poste italiane impegnando la Giunta a
presentare la richiesta nell'ambito della Conferenza
Stato-Regioni.
È questo il contenuto della mozione, firmata da tutti i gruppi di
Opposizione, il cui esame è stato rinviato con decisione unanime
a una delle prossime sedute consiliari. Un rinvio chiesto oggi in
Aula dalla Giunta ai proponenti, al fine di poter trovare una
maggiore condivisione sul testo finale.
La mozione era stata presentata a marzo, a seguito del via libera
dal Consiglio dei ministri alla cessione di una quota, pari a
circa il 29%, della partecipazione del ministero dell'Economia e
delle Finanze nel capitale di Poste italiane e la cui notizia
aveva scatenato le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali
regionali in merito alle possibili ricadute in termini di servizi.
L'ulteriore privatizzazione di Poste italiane - recita la mozione
- rischia di ridurre gli uffici postali nelle aree periferiche
della regione che, molto spesso, rappresentano l'unico presidio
per assicurare servizi di pubblica utilità ai cittadini.
Una preoccupazione avvallata - come è stato spiegato - anche dal
Piano di sviluppo occupazionale 2025-28 di Poste Italiane,
presentato nelle settimane scorse dall'amministratore delegato
dell'azienda, Matteo Del Fante, e che prevede una diminuzione
netta del personale in tutto il Paese di circa 8mila persone.
La Giunta regionale ha condiviso le preoccupazioni in merito ai
posti di lavoro e alla salvaguardia dei servizi, ma ha chiesto
una revisione del testo in merito alla parte concernente la
richiesta di immediata sospensione dell'iter per la cessione
delle quote di PI, ribadendo che tale decisione spetta comunque
al Governo.
ACON/SM-fc