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AMBIENTE. IN IV COMM AUDIZIONI SGHIAIAMENTO CELLINA E LAGO BARCIS - 1

23.05.2024
15:14
(ACON) Trieste, 23 mag - Sghiaiamento sistematico del torrente Cellina, a Barcis, e relativo studio di fattibilità: la IV Commissione del Consiglio regionale, affiancata dalla Giunta, ha ascoltato i pareri e appreso le novità dai sindaci dei Comuni di Barcis e Montereale Valcellina, dal Comitato per la vita del Friuli rurale e dal Comitato Valcellina, dal Consorzio di bonifica Cellina Meduna assieme al responsabile della diga di Ravedis, dal Consorzio per il Nucleo di industrializzazione della provincia di Pordenone (Nip) e dal Circolo Legambiente Prealpi Carniche.

La riunione è stata caldeggiata dai consiglieri delle Opposizioni, in particolare della circoscrizione pordenonese, area negli ultimi anni spesso alluvionata. Erano chiamati in audizione - è stata la loro nota amara - anche i referenti del Laboratorio Lago di Barcis, tavolo tecnico istituito dalla Regione con legge nel 2022 e formato per lo più dai sindaci locali, che però ancora una volta hanno declinato l'invito.

Ripercorrendo la storia del bacino lacustre e dei suoi annosi problemi, è stato quindi fatto presente che la struttura che trattiene le sue acque, terminata nel 1954, è una delle 541 grandi dighe di competenza statale, ma soprattutto che soffre del problema dell'interrimento: ricevendo da 70 anni un apporto medio annuo tra i 200mila e i 150mila metri cubi di materiale solido dal Cellina - è stato fatto presente -, l'invaso ha un volume dimezzato e un livello di ghiaia che nella parte alta del lago ha raggiunto il piano di campagna.

Gli interventi, si è appreso ancora, sono stati numerosi nel corso degli anni, inclusa la costruzione nel 2021 di un ponte metallico in località Ponte Antoi e l'adeguamento del terrapieno, ma sono serviti solo ad asportare la metà (circa 500mila mc di inermi) dell'apporto solido del Cellina registrato tra il 2019 e il 2023.

Anche i provvedimenti, tra regionali e statali, non sono mancati: la Regione nel 2020 ha legiferato l'assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua a uso idroelettrico (Lr 21/2020) e nel 2022 la costituzione del tavolo tecnico denominato Laboratorio Lago di Barcis (Lr 13/2022), mentre con il decreto ministeriale 205/2022 sono stati previsti, a decorrere dal 2023, nuovi criteri per la redazione dei Progetti di gestione degli invasi (Pgi) da parte dei concessionari, dando la possibilità di ripristinare la capacità utile dell'invaso e contemplando un Piano di gestione dei sedimenti (Pgs) da stabilirsi attraverso intese tra Regione, gestore e gli altri soggetti interessati.

Non ultima, la richiesta resa nota dalla Giunta già il 22 novembre 2023 di un finanziamento statale per realizzare le infrastrutture utili per lo sghiaiamento del lago di Barcis, da far valere sul Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico (Pniissi), visto che lo studio di fattibilità aveva stimato in oltre 80 milioni di euro il loro costo. Per noi è una priorità - è stato sottolineato dal referente regionale di ambiente ed energia - e seguiamo i lavori del Laboratorio, che come Regione abbiamo fortemente voluto anche per dare voce a tutti, soprattutto dopo i tragici eventi della tempesta Vaia del 2018. I fondi messi a disposizione ammontano a quasi 12 milioni per la manutenzione dei corsi d'acqua e l'asporto di materiale litoide per oltre 500mila mc, oltre alla costruzione di opere di viabilità sulla riva destra del lago, e latri interventi sono in programma. Ora l'attenzione si deve concentrare sui lavori del tavolo tecnico perché è fondamentale che la soluzione proposta, qualunque essa sia, scaturisca da un percorso partecipato e condiviso da tutti i Comuni della Valcellina.

1 - segue ACON/RCM-fa



  • La seduta della IV Commissione consiliare
    La seduta della IV Commissione consiliare
  • L'area di intervento
    L'area di intervento
  • Il lago di Barcis
    Il lago di Barcis