MULTIUTILITY. PRESENTATO IN IV COMM DDL 19 SU GESTIONE ACQUA E RIFIUTI
(ACON) Trieste, 4 giu - Razionalizzare la gestione del servizio
idrico integrato e dei rifiuti urbani, incoraggiando i processi
di aggregazione. È questo l'obiettivo di fondo del disegno di
legge 19, che ha cominciato oggi il suo iter in IV Commissione
con l'illustrazione dell'assessore alla Difesa dell'ambiente e
qualche domanda di chiarimento da parte dei consiglieri.
Avvalendosi anche dell'apporto tecnico della sua Direzione per
entrare nei dettagli, l'assessore ha spiegato che ci si muove
sulla scia della legge 5 del 2016, proseguendo nell'ottica di
un'unicità della gestione del servizio idrico e del servizio
rifiuti, con l'obiettivo di realizzare un sistema efficiente e
sostenibile. Uno degli strumenti per arrivarci è la concessione
di incentivi ai Comuni che detengono partecipazioni negli attuali
enti e che, in seguito alle possibili fusioni, rischierebbero di
perdere peso societario. A questo scopo sono destinati i 4
milioni di euro previsti dal ddl, una cifra che l'assessore
considera frutto di una prima valutazione empirica, suscettibile
dunque di ulteriori integrazioni.
L'incentivo, come è stato precisato dagli uffici, è destinato ai
Comuni che liberamente ritengano l'aggregazione un valore
aggiunto per il territorio, e l'unico paletto istituzionale posto
dalla norma è che il contributo riguarda solo le società a totale
partecipazione pubblica. La ratio industriale, è stato ancora
detto, è cambiata rispetto ai tempi della legge del 2016, in
quanto i sistemi dell'acqua e dei rifiuti sono ora a doppia
regolazione, con la presenza di un'Authority nazionale e un
funzionamento economico-finanziario della gestione totalmente
disciplinato.
Da parte dei consiglieri di Opposizione sono arrivate numerose
richieste di precisazione concernenti la posta dei 4 milioni, le
modalità di erogazione ai Comuni e lo stesso oggetto
dell'incentivo, ipotizzando che possa essere legato
all'operazione di due diligence necessaria per stabilire il
valore delle società da incorporare. Una supposizione,
quest'ultima, smentita esplicitamente dalla Giunta, in quanto
l'attività di approfondimento dei dati sarà a carico delle
società. È stato chiesto inoltre se astrattamente il ddl possa
consentire anche il finanziamento di Comuni del vicino Veneto, ed
è stato suggerito di prendere esempio dall'analoga legge emanata
in Trentino-Alto Adige.
È stato inoltre sollevato il tema delle difficoltà finanziarie
palesate dalle società di gestione del servizio idrico integrato,
facendo riferimento a una situazione maturata nel Pordenonese, ed
è stato segnalato il problema di capire quale sia il punto di
arrivo di questa legge, con il dubbio che si proceda soltanto per
piccoli passi.
Rispetto a queste preoccupazioni, l'assessore ha ribadito che
l'obiettivo è il controllo pubblico negli asset strategici, e che
sarà un regolamento attuativo, destinato a essere esaminato dagli
organismi del Consiglio, a entrare nei dettagli aritmetici e nei
parametri specifici su cui oggi sono stati chiesti
approfondimenti. La Maggioranza ha ulteriormente fatto notare che
sui princìpi del servizio pubblico vi è un accordo unanime tra le
forze politiche, ricordando l'ordine del giorno firmato da tutti
i gruppi.
Il presidente della IV Commissione ha poi dato il via alle
audizioni dei portatori di interesse, previste sia nella seduta
mattutina sia in quella pomeridiana. Audizioni dalle quali la
Maggioranza si aspetta di capire se la forma della fusione per
incorporazione sia la sola in campo o se gli attori interessati
desiderano avere a disposizione anche qualche altra formula.
ACON/FA