News


MULTIUTILITY. PRESENTATO IN IV COMM DDL 19 SU GESTIONE ACQUA E RIFIUTI

04.06.2024
12:41
(ACON) Trieste, 4 giu - Razionalizzare la gestione del servizio idrico integrato e dei rifiuti urbani, incoraggiando i processi di aggregazione. È questo l'obiettivo di fondo del disegno di legge 19, che ha cominciato oggi il suo iter in IV Commissione con l'illustrazione dell'assessore alla Difesa dell'ambiente e qualche domanda di chiarimento da parte dei consiglieri.

Avvalendosi anche dell'apporto tecnico della sua Direzione per entrare nei dettagli, l'assessore ha spiegato che ci si muove sulla scia della legge 5 del 2016, proseguendo nell'ottica di un'unicità della gestione del servizio idrico e del servizio rifiuti, con l'obiettivo di realizzare un sistema efficiente e sostenibile. Uno degli strumenti per arrivarci è la concessione di incentivi ai Comuni che detengono partecipazioni negli attuali enti e che, in seguito alle possibili fusioni, rischierebbero di perdere peso societario. A questo scopo sono destinati i 4 milioni di euro previsti dal ddl, una cifra che l'assessore considera frutto di una prima valutazione empirica, suscettibile dunque di ulteriori integrazioni. L'incentivo, come è stato precisato dagli uffici, è destinato ai Comuni che liberamente ritengano l'aggregazione un valore aggiunto per il territorio, e l'unico paletto istituzionale posto dalla norma è che il contributo riguarda solo le società a totale partecipazione pubblica. La ratio industriale, è stato ancora detto, è cambiata rispetto ai tempi della legge del 2016, in quanto i sistemi dell'acqua e dei rifiuti sono ora a doppia regolazione, con la presenza di un'Authority nazionale e un funzionamento economico-finanziario della gestione totalmente disciplinato.

Da parte dei consiglieri di Opposizione sono arrivate numerose richieste di precisazione concernenti la posta dei 4 milioni, le modalità di erogazione ai Comuni e lo stesso oggetto dell'incentivo, ipotizzando che possa essere legato all'operazione di due diligence necessaria per stabilire il valore delle società da incorporare. Una supposizione, quest'ultima, smentita esplicitamente dalla Giunta, in quanto l'attività di approfondimento dei dati sarà a carico delle società. È stato chiesto inoltre se astrattamente il ddl possa consentire anche il finanziamento di Comuni del vicino Veneto, ed è stato suggerito di prendere esempio dall'analoga legge emanata in Trentino-Alto Adige.

È stato inoltre sollevato il tema delle difficoltà finanziarie palesate dalle società di gestione del servizio idrico integrato, facendo riferimento a una situazione maturata nel Pordenonese, ed è stato segnalato il problema di capire quale sia il punto di arrivo di questa legge, con il dubbio che si proceda soltanto per piccoli passi.

Rispetto a queste preoccupazioni, l'assessore ha ribadito che l'obiettivo è il controllo pubblico negli asset strategici, e che sarà un regolamento attuativo, destinato a essere esaminato dagli organismi del Consiglio, a entrare nei dettagli aritmetici e nei parametri specifici su cui oggi sono stati chiesti approfondimenti. La Maggioranza ha ulteriormente fatto notare che sui princìpi del servizio pubblico vi è un accordo unanime tra le forze politiche, ricordando l'ordine del giorno firmato da tutti i gruppi.

Il presidente della IV Commissione ha poi dato il via alle audizioni dei portatori di interesse, previste sia nella seduta mattutina sia in quella pomeridiana. Audizioni dalle quali la Maggioranza si aspetta di capire se la forma della fusione per incorporazione sia la sola in campo o se gli attori interessati desiderano avere a disposizione anche qualche altra formula. ACON/FA



  • Un momento della seduta della IV Commissione
    Un momento della seduta della IV Commissione