MULTIUTILITY. PUTTO (PAT-CIV): ACQUA PUBBLICA, SCELTE CALATE DALL'ALTO
(ACON) Trieste, 11 giu - "Stamane sono intervenuto nella
discussione in IV Commissione relativamente al disegno di legge
19 sugli incentivi per l'aggregazione della gestione del servizio
idrico e rifiuti. Come avevo già sottolineato durante l'audizione
dei gestori, temo che purtroppo i percorsi di fusione siano stati
già decisi dalla politica al di fuori dell'Aula, ovvero si sia
già scelto chi debba incorporare chi, senza aver coinvolto
adeguatamente i sindaci, unici proprietari delle società
pubbliche di gestione".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Marco Putto, di
Patto per l'Autonomia-Civica Fvg.
"Ribadisco - prosegue Putto - che su un tema importante come la
gestione dell'acqua (ma il ragionamento vale anche per i rifiuti)
deve essere considerato in primis il requisito della
funzionalità, che non può prescindere dalla territorialità: non
ha senso che le società di gestione debbano essere incentivate a
fondersi con altri gestori lontani dai territori in cui operano e
con i quali non hanno in comune acque e territori, peraltro
omettendo a priori di trattare la questione
dell'interregionalità".
"Sono numerose, infatti, le infrastrutture idriche che vengono
gestite dalla sorgente allo sbocco in mare da società partecipate
da Comuni soci sia friulani che veneti, come Lta, in modo
virtuoso e coerente. Tali realtà sono o non sono un bene da
preservare per la Regione? Noi riteniamo di sì. Il termine
incorporazione, parola chiave di questa legge, viene imposto come
un ordine dettato dalla Regione, non dai Comuni, destinato a
creare disordine. Metaforicamente - conclude l'esponente dei
civici - si stanno inquinando i pozzi senza dare alcuno spazio di
manovra razionale ai territori, con una legge calata dall'alto".
ACON/COM/mv