SESSIONE EUROPEA. CABIBBO (FI): IDENTITÀ EU PARTA DA VALORI CRISTIANI
(ACON) Trieste, 13 giu - "La discussione di oggi in V
Commissione sulla Sessione europea contribuisce a sfatare il tabù
secondo il quale questo tema costituisce qualcosa di remoto,
lontano e astratto. Nella realtà, non da oggi e sempre di più, le
strategie europee si riverberano in modo molto concreto e diretto
per la nostra quotidianità. Ma una vera identità europea non può
affermarsi se non si parte da una base di valori condivisa. Forza
Italia, espressione del Partito Popolare Europeo, ritiene che le
radici giudaico-cristiane e liberali dell'Unione europea
costituiscano quel patrimonio in grado di riportare l'Europa
verso un progresso morale e materiale".
Lo afferma in una nota Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia
in Consiglio regionale. Secondo Cabibbo "ci sono motivi legati
alla crescita sostenibile e allo sviluppo da cui non possiamo
prescindere, se intendiamo dirigerci verso un orizzonte di
sviluppo compatibile con la tutela ambientale e sempre più
improntato all'innovazione, sia tecnologica che sociale. Ma il
corpo riformista non può prescindere da un'anima profonda: per
questo rivendichiamo l'importanza di riportare nei documenti i
riferimenti alle radici cristiane in modo esplicito".
"Il tema della competitività internazionale - prosegue
l'esponente forzista - si interseca naturalmente con l'analisi
del clima e dell'ambiente. Ci sono realtà lontane dall'Europa
esposte a situazioni di crisi molto pesanti. Noi abbiamo il
dovere di stringere rapporti di partnership e leale
collaborazione con esse, ma partendo da una condizione di forza
comunitaria, mantenendo una posizione che metta al riparo le
nostre filiere produttive che non possono essere supine a logiche
che prescindono dal nostro controllo".
"Un nuovo sistema di approvvigionamento energetico più pulito,
più sicuro e più efficiente, applicabile a vari settori,
dall'industria 'hard to abate' ai trasporti, fino all'uso
domestico - evidenzia il consigliere di Maggioranza -,
costituisce il vero grande obiettivo della sfida, ambiziosa e
lungimirante, che ha il Nord-Est come protagonista e unisce il
Friuli Venezia Giulia, la Slovenia e la Croazia con il progetto
Nahv Valle dell'idrogeno".
"Un altro grande tema - afferma ancora Cabibbo - è quello legato
all'innovazione, sia tecnologica che sociale. Questa è la
stagione dell'innovazione, sia nella sua accezione tradizionale,
ovvero legata alla tecnologia e alla digitalizzazione, che nella
sua declinazione sociale. La pandemia ha spalancato scenari
inimmaginabili e inediti: abbiamo compreso quanto l'innovazione
tenga assieme la realizzazione di nuovi dispositivi e l'esigenza
di lavorare per mantenere coeso il tessuto sociale, con una
pronunciata vocazione alla tutela dei lembi più esposti e
fragili. L'innovazione galoppa verso nuove frontiere e una
Regione che rivendica un ruolo strategico sotto il profilo
logistico, diplomatico ed economico non può prescindere
dall'interpretare un ruolo proattivo in questo processo".
"Fondamentale e centrale anche per l'agenda politica della nostra
Regione - conclude il consigliere di Centrodestra - è il
contrasto alla denatalità, una priorità non solo circoscritta al
perimetro del Friuli Venezia Giulia e dell'Italia, ma di
pertinenza comunitaria, nonché il tema della famiglia come nucleo
fondamentale della società, in termini economici, sociali e
culturali. È necessario intervenire per sostenere la famiglia con
interventi strutturali sui contratti di lavoro, sulla cultura
della condizione femminile che deve affrancarsi dalla dicotomia
tra maternità e carriera professionale, sul welfare aziendale e
sulla gestione delle strutture degli asili nido e delle scuole
materne".
ACON/COM/sm