CARCERI. PITTARO (GARANTE): APPELLO CONTRO INDIFFERENZA DELLA POLITICA
(ACON) Trieste, 17 giu - Appello della Conferenza dei Garanti
territoriali delle persone private della libertà personale, a cui
ha aderito anche il Garante regionale dei diritti della persona
del Friuli Venezia Giulia, Paolo Pittaro.
In una nota, Pittaro rammenta che "il presidente della
Repubblica, il 18 marzo scorso, aveva affermato che 'servono
interventi urgenti per il sovraffollamento e i suicidi nelle
carceri', invitando la classe politica ad adottare con urgenza
misure immediate per allentare tale clima di tensione. Sono
trascorsi tre mesi e nulla è stato fatto. Con grande
preoccupazione la Conferenza dei Garanti territoriali delle
persone private della libertà personale ha dovuto constatare la
sostanziale indifferenza della politica rispetto all'acuirsi
dello stato di sofferenza dei detenuti, rispetto al peggioramento
delle condizioni di vivibilità delle carceri, che lungi da
consentire quell''inveramento del volto costituzionale della
pena', continuano a tradire i basilari princìpi costituzionali,
europei ed internazionali, su cui di regge lo stato di diritto".
"Pertanto la Conferenza dei Garanti, trascorsi invano tre mesi
dall'intervento del Capo dello Stato, ha rilasciato un preciso
appello in merito - fa sapere Pittaro - richiedendo risposte
immediate, urgenti e concrete" e in cui si legge che "il
legislatore individui immediatamente misure, anche temporanee,
volte ad alleggerire la tensione sulla popolazione carceraria. È
urgente innanzitutto partire da misure deflattive del
sovraffollamento". Inoltre, ci si deve allontanare "il più
possibile dalla visione carcerocentrica del sistema punitivo
tramite una maggiore fruibilità da parte delle persone ristrette
di misure alternative alla detenzione: al 10 giugno 2024 sono
23.443 le persone con un residuo pena al di sotto dei tre anni,
di cui 7.954 con un residuo pena al di sotto di un anno; sono
1.529 i detenuti che hanno una pena inflitta da 1 mese a 1 anno".
Non da meno, per i Garanti, "è fondamentale far sì che il carcere
cessi di essere un luogo di desertificazione affettiva" e
"particolare attenzione deve essere riservata ai carcerati con
dipendenze, che al 10 giugno risultano essere 17.405".
Il documento chiude con due aspetti che preoccupano molto la
comunità dei Garanti territoriali: quello dei suicidi (in media
uno ogni tre giorni) e "il lento scivolamento della politica
penitenziaria da politica sociale a politica prettamente
securitaria".
ACON/COM/rcm