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MULTIUTILITY. LOBIANCO (FI): PRIMI A DOTARCI DI UNA NORMA DI LIVELLO

18.06.2024
13:35
(ACON) Trieste, 18 giu - "Il disegno di legge 19, oggi all'esame dell'Assemblea legislativa, mira a concretizzare i principi sanciti dalle normative regionali e nazionali riguardanti la gestione del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. L'obiettivo è quello di attuare le disposizioni della legge regionale 5/2016 in materia riorganizzando tali servizi in un modello che garantisca efficienza, efficacia e sostenibilità ambientale e sociale".

Così Michele Lobianco (FI), relatore per la Maggioranza del ddl 19, che ha poi evidenziato cosa prevede il decreto legislativo 152/2006 quanto a superamento del frazionamento dei servizi idrico e dei rifiuti mediante l'incentivazione alle fusioni, per incorporazione, delle società in house a totale partecipazione pubblica e come a ciò rispondano i contenuti del ddl regionale 19.

Lobianco ha poi esplicitato ciascun articolo, dal numero 1, che stabilisce lo scopo del provvedimento, ovvero superare la frammentazione nella gestione del servizio idrico integrato e nella gestione integrata dei rifiuti urbani, all'8, che prevede l'entrata in vigore, passando per il 2 (erogazione di incentivi regionali finalizzati all'aumento di capitale dei Comuni che detengono partecipazioni nelle società in house affidatarie dei servizi e interessate dalle fusioni), il 3 (presentazione delle domande di incentivo), il 4 (rendicontazione dell'incentivo), il 5 (regolamento per la valutazione delle operazioni societarie di fusione, l'entità massima degli incentivi ai Comuni e relativo procedimento), il 6 (relazione annuale della Giunta regionale sullo stato di attuazione della legge) e il 7 (copertura finanziaria).

"Accogliamo con favore questa norma", ha quindi spiegato, perché "l'obiettivo è superare l'eccessiva frammentazione gestionale e migliorare questi servizi essenziali per i cittadini attraverso una pianificazione più efficace degli investimenti, senza comportare aumenti di tariffe a carico degli utenti".

"A tal fine, lo strumento individuato è la fusione per incorporazione delle società in house, società a totale partecipazione pubblica". Questo perché, ha detto il relatore forzista, "è quello che risulta più pratico in quanto consentirebbe all'Autorità unica per i servizi idrici e rifiuti (Ausir) di affidare direttamente i servizi in questione a società interamente pubbliche, purché queste rispettino i requisiti prescritti dall'ordinamento europeo per la gestione in house".

"L'in house providing costituisce, infatti, un'applicazione concreta del principio di auto-organizzazione amministrativa che si estrinseca mediante il cosiddetto controllo analogo a quello esercitato sugli uffici e servizi propri dell'ente Regione controllante; pertanto - ha evidenziato da ultimo Lobianco -, tale controllo è in grado di porre un'influenza determinante sia sugli obiettivi strategici, sia sulle decisioni significative poste in essere dalla società controllata". ACON/RCM



  • Michele Lobianco (FI)
    Michele Lobianco (FI)