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MULTIUTILITY. MORETTI (PD): DDL 19 È MERA APPLICAZIONE DELLA LR 5/2016

18.06.2024
13:37
(ACON) Trieste, 18 giu - "Il disegno di legge 19, presentato come un passaggio importante nell'ambito dell'incentivazione alle aggregazioni societarie, non è che l'applicazione del comma 4 dell'articolo 16 della legge regionale 5 del 2016, che prevede la possibilità, da parte della Regione, di individuare specifici strumenti per incentivare e favorire i processi di aggregazione. Nulla di più, nulla di meno".

Lo ha detto all'Aula il relatore per la minoranza Diego Moretti (Pd), in merito ai contenuti del ddl 19 sugli incentivi per l'aggregazione delle gestioni del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani sul quale il suo Gruppo in IV Commissione "si è astenuto non tanto per il merito, quanto per le tempistiche e per i suoi riflessi sui territori. Il voto in Aula dipenderà dall'esito dei lavori".

Moretti ha voluto, così, ricordare che "le aggregazioni societarie nei settori dei servizi pubblici rappresentano un tema sul quale il legislatore regionale e gli enti locali del Friuli Venezia Giulia hanno sempre posto grande attenzione" e che già nei primi anni Duemila "il Friuli Venezia Giulia e il Veneto Orientale tentarono di costruire un'unica società di gestione dei servizi acqua e rifiuti, la Nord Est Servizi (Nes), che fu un'occasione persa".

"Oggi ci troviamo di fronte ad un altro contesto, sia politico che societario", ha aggiunto il dem, facendo presente "come l'esigenza di pensare ad aggregazioni più ampie di quelle attuali per le società (pubbliche) sia sentita in primis dalle aziende di gestione del sistema idrico integrato in regione. Un dialogo, però, che in alcuni territori ha visto gran parte degli enti locali, soci delle stesse società pubbliche, all'oscuro di tale disegno".

Il consigliere ha puntato molto sull'aspetto del "coinvolgimento dei soci e della politica locale per evitare che vi siano progetti calati dall'alto, senza l'adeguata condivisione, e che alcuni territori vengano penalizzati rispetto ad altri". E ha poi fatto presente "la riscrittura, attraverso un emendamento del Pd, dell'articolo 1, dove è stato inserito nelle finalità della norma il concetto di sostenibilità del servizio della gestione nell'ipotesi di fusione, ampliando il concetto iniziale, previsto solo per il superamento della frammentazione nelle gestioni".

"All'articolo 2 - ha ricordato infine -, una parte degli auditi ha rappresentato la necessità di ampliare i contributi anche alle altre operazioni societarie di aggregazione, non limitarlo alla fusione per incorporazione. Così come all'articolo 5, che prevede un regolamento regionale attuativo, andrebbe previsto un passaggio nella competente Commissione consiliare". E ha fatto presente che "non si tratta di aiuti di Stato, perchè gli incentivi vanno solo ai Comuni, mai alle società". ACON/RCM-fa



  • Diego Moretti (Pd)
    Diego Moretti (Pd)