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MULTIUTILITY. PELLEGRINO (AVS): NO UNIFICAZIONI SERVIZI ACQUA-RIFIUTI

18.06.2024
13:45
(ACON) Trieste, 17 giu - "Relativamente al ddl 19, il Gruppo misto - composto da Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle e Open Sinistra Fvg, ndr - concorda sulla necessità di non incentivare le aggregazioni di società in house che gestiscono il servizio integrato dei rifiuti urbani con quelle che gestiscono i servizi idrici integrati. Nessun motivo per favorire l'aggregazione di gestori di rifiuti con i gestori dell'acqua è emerso durante le audizioni, mentre troviamo ragionevole, a ben predeterminate condizioni, sostenere le fusioni per incorporazione tra società in house operanti nel medesimo settore, in base allo stesso Piano d'ambito e con uguali contesti normativi".

Lo ha affermato la consigliera regionale di Alleanza Verdi e Sinistra, Serena Pellegrino, relatrice per la Minoranza del ddl 19 in materia di aggregazione dei servizi idrici e rifiuti urbani.

"Da quello che abbiamo riscontrato nelle audizioni - ha evidenziato Pellegrino - il settore del servizio idrico integrato è favorevolmente disposto e pronto alle aggregazioni. Ha senso, quindi, delimitare a questo comparto l'operatività del disegno di legge, se non altro perché questa scelta consentirebbe di definire un orizzonte temporale entro il quale veder concluse le fusioni, prospettiva che, invece, sfuma considerando i servizi di gestione dei rifiuti urbani". L'esponente del Centrosinistra ha poi menzionato l'emendamento a prima firma di Nicola Conficoni(Pd), approvato in IV Commissione, che inseriva all'articolo 1 del ddl l'espressione "maggiormente sostenibili" a proposito delle gestioni. "Questo non è certamente un male - ha detto Pellegrino - ma va detto anche che si tratta di un'espressione dal vacuo significato, ormai un vezzo retorico che non produce un impegno specifico o un'effettiva predeterminazione del per chi e per che cosa si chieda la sostenibilità. Personalmente, ritengo quindi che si tratti di una criticità contenutistica grave, che interessa direttamente la cittadinanza".

"Purtroppo - ha proseguito l'esponente di opposizione - anche questo ddl non esclude la prospettiva che il servizio idrico integrato finisca un domani nel meccanismo di spartizione tra grandi società e multiutility. Il regolamento attuativo di questa legge, dei cui contenuti il ddl dice ben poco, dovrà rispecchiare concretamente nei suoi meccanismi i buoni propositi espressi in quest'Aula, soprattutto da molti gestori, sul mantenimento della gestione pubblica del servizio idrico integrato".

"Si auspica - ha concluso Pellegrino - che gli emendamenti presentati al disegno in votazione siano letti, valutati e accolti non come opposizione ma come utili contributi alla realizzazione della volontà popolare espressa nel 2011 da 26 milioni di italiani che si recarono alle urne per escludere che sull'acqua si possa fare profitto. Da allora c'è comunque chi, grazie all'acqua pubblica, distribuisce dividendi mentre diminuisce gli investimenti. Ecco perché chiediamo di rafforzare quanto più possibile, e con ogni strumento disponibile, la natura di bene comune e che la proprietà dell'acqua e la sua gestione restino pubbliche". ACON/SM-fc



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)