QUESTION TIME. SALUTE: RISPOSTE SU CARCERI, OSPEDALI E ORGANICI
(ACON) Trieste, 19 giu - Nove delle interrogazioni a risposta
immediata discusse oggi in Consiglio regionale, sotto la
presidenza di Mauro Bordin, riguardavano i temi della Sanità e
hanno ricevuto risposta dall'assessore alla Salute, Riccardo
Riccardi.
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha posto in luce la "situazione
critica nelle carceri del Friuli Venezia Giulia" per ciò che
concerne la tutela della salute, a causa del sovraffollamento -
fenomeno particolarmente pronunciato nell'istituto penitenziario
di Udine - e della "conseguente mancanza di interventi
trattamentali", aspetti che "contribuiscono a gravi problemi di
salute mentale tra i detenuti, con episodi di autolesionismo e
suicidi, cresciuti significativamente anche nella nostra regione".
In una lunga risposta, l'assessore alla Salute ha ricordato che
"i Dipartimenti di prevenzione svolgono ogni 6 mesi le verifiche
sulle condizioni igienico-sanitarie, mettendo in rilievo le
criticità", sottolineando come "la salute mentale in carcere sia
una criticità diffusa in Italia". "In regione - ha aggiunto
Riccardi - ci sono Piani di prevenzione di gesti autolesivi e
condotte suicidarie, per individuare precocemente situazioni a
rischio. Una misura adottata di recente è la procedura di
accoglienza psicologica dei detenuti". "L'assessore ha dimostrato
di avere consapevolezza del problema - ha replicato Honsell - ma
mi sarei aspettato di sentire numeri e non solo auspici: siamo
invece rimasti a livello manualistico e dunque la risposta
dell'assessore non mi soddisfa".
Laura Fasiolo (Pd) ha invece evidenziato la carenza di personale
nella Sanità isontina, in particolare nel reparto di Oncologia
dove, dopo il pensionamento del direttore della struttura
complessa, "non è stato previsto il concorso per la
sostituzione". La domanda alla Giunta è allora cosa si intenda
fare per rivitalizzare il comparto, in particolare rispetto alla
sostituzione del direttore. Riccardi ha reso noto che "è in fase
di predisposizione un bando di avviso per la figura
professionale, per l'affidamento dell'incarico di direttore della
Struttura complessa di Gorizia e Monfalcone". Una risposta
ritenuta "chiara e confortante su questo punto" da Fasiolo.
La consigliera leghista Maddalena Spagnolo ha portato
all'attenzione la notizia della recente rimozione di alcuni
oggetti sacri negli ospedali di Palmanova e Latisana, alcuni
crocifissi e una statua. Una situazione che è stata giustificata
con la necessità di pulizie per ridurre i problemi di polvere in
vista dei test di accreditamento delle strutture: spiegazione che
la consigliera ritiene poco convincente, al punto da chiedere
chiarimenti alla Giunta. "I crocifissi non sono degli arredi e
devono restare al loro posto", ha risposto in modo chiaro e netto
Riccardi. Che ha aggiunto: "Penso che noi dobbiamo affermare con
forza il rispetto di tutti i credi, pretendendo che anche i
nostri vengano rispettati". Spagnolo si è detta "completamente
soddisfatta" di questa risposta.
La situazione del personale sanitario era al centro del question
time presentato da Massimo Mentil (Pd), che ha chiesto alla
Giunta quali azioni intenda intraprendere "per arrivare alla
sostituzione del primario del reparto di Cardiologia
dell'ospedale di Tolmezzo", osservando più in generale come
"stimati professionisti, a più livelli, stiano abbandonando la
loro posizione, rappresentando un disagio del personale
ospedaliero sempre più evidente". Sullo stesso argomento ha
interrogato la Giunta anche Rosaria Capozzi (M5S), che chiede
alla Giunta "se l'attuale direttore della Soc di Cardiologia di
Tolmezzo continuerà a svolgere la propria attività all'interno
del sistema sanitario regionale dal mese di ottobre e se vi sia
davvero la possibilità di un declassamento della Soc in struttura
operativa semplice dipartimentale".
Ai due consiglieri Riccardi ha risposto congiuntamente
assicurando che "non sono mai state messe in discussione
l'offerta sanitaria e l'impianto organizzativo dell'ospedale di
Tolmezzo, che garantisce servizi importanti in un'area vasta".
Risposta giudicata "confortante" da entrambi i consiglieri, anche
se Mentil ha fatto notare che la sua interrogazione affrontava
più in generale le problematiche di carenza di personale.
Manuela Celotti (Pd) ha interrogato la Giunta sulla "paventata
riorganizzazione delle funzioni nell'ospedale di San Daniele",
ponendo attenzione in particolare al servizio di chemioterapia
che sarebbe a rischio soppressione, "e ciò si tradurrebbe in una
minore accessibilità e a una minor prossimità al servizio".
Situazione che richiederebbe soluzioni alternative per i pazienti
che gravitano su quel territorio. "I dati di fatto sono diversi
dal gossip - le ha risposto Riccardi -: non risulta soppressa
alcuna attività relativa al servizio di chemioterapia e non mi si
venga a dire domani che non è stata soppressa perché qualcuno
aveva presentato un'interrogazione". "Mi conforta che non sia
stata soppressa - ha controreplicato Celotti - ma mi chiedo se in
futuro verrà soppressa. Dalle notizie che circolano non si
capisce che progetti abbiate in mente".
Un altro consigliere dem, Roberto Cosolini, ha richiamato le
parole del direttore di Agenas "che valuta positivamente
l'aumento del budget al privato accreditato in funzione
dell'abbattimento delle liste di attesa" per auspicare "non solo
un controllo quantitativo sulle prestazioni affidate, ma un
controllo qualitativo delle stesse", chiedendo alla Giunta se ci
si attrezzi per andare in quella direzione. "Condivido molto le
ragioni della sua interrogazione - ha risposto Riccardi -: il
tema è importante e dobbiamo fare un salto in avanti su questo,
per consentire al sistema pubblico un controllo legato a
dimensione, volumi e qualità". L'assessore ha elencato le azioni
di controllo in essere, con gruppi di esperti coinvolti di volta
in volta, e ha ricordato che le Aziende sanitarie assicurano il
controllo della qualità delle prestazioni con un Piano specifico.
"Credo sia necessario un monitoraggio della situazione anche in
sede di III Commissione", ha aggiunto Cosolini nella
controreplica.
Enrico Bullian, consigliere del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg,
ha posto all'attenzione della Giunta una problematica di natura
logistica, ovvero "le criticità nella viabilità e nel parcheggio
del Pronto soccorso di Monfalcone" legate alla riorganizzazione
degli spazi di sosta, ritenuta "non intuitiva" e tale da creare
qualche difficoltà ai fruitori del Pronto soccorso, i quali
avrebbero viceversa "l'esigenza di accedere al servizio in
maniera semplice e veloce". "Il progetto di rivisitazione - gli
ha risposto l'assessore alla Salute - prevede la costruzione di
una struttura multipiano interrata da riservare ai soli
dipendenti: la soluzione attuale è la migliore possibile per
garantire posti auto agli utenti". "Parzialmente soddisfatto"
della risposta Bullian, il quale avrebbe gradito "un preciso
cronoprogramma del nuovo parcheggio multipiano".
Del Pronto soccorso di Udine ha parlato infine Simona Liguori
(Patto-Civica Fvg), citando il caso "di nuovi episodi
preoccupanti, come l'attesa di quasi 11 ore da parte di una donna
prima del ricovero in unità coronarica intensiva, la cui figlia
ha raccontato di momenti di tensione avvenuti tra i pazienti
stanchi di aspettare". Alla Giunta vengono quindi richieste
iniziative concrete da mettere in campo. Riccardi le ha risposto
rapidamente ricordando "il concorso pubblico bandito in aprile
2024 per 5 posti da dirigente, al quale si sono presentati 8
candidati", per poi fornire i numeri dei turni notturni di medici
e infermieri a Udine. Liguori gli ha controbattuto che "la
situazione del Pronto soccorso è particolarmente grave, con molti
dirigenti medici che si sono allontanati negli ultimi anni".
ACON/FA-fc