PUBBLICO IMPIEGO. MARTINES (PD): DDL 21, SI EVITI GESTIONE FARRAGINOSA
(ACON) Trieste, 18 giu - "Il presente disegno di legge è
indubbiamente interessante perché porta finalmente all'attenzione
dell'Aula le tematiche della formazione del personale degli enti
locali, intesa non solo come valore aggiunto per le piante
organiche esistenti, bensì anche quale strumento di reperimento
di nuovo personale, in particolar modo per gli enti di dimensioni
medio-piccole".
Lo ha detto Francesco Martines, consigliere regionale del Pd e
relatore di Minoranza del ddl 21 in materia di scuola di
formazione del Comparto unico Fvg oggi all'esame dell'Aula.
"Il voto positivo dato al testo in Commissione - ha spiegato
l'esponente di Centrosinistra - testimonia l'apprezzamento del Pd
e la volontà di intervenire laddove ritenessimo di proporre
interventi migliorativi o integrazioni, poiché la questione del
personale attiene all'efficienza degli enti e alla erogazione dei
servizi al cittadino che, spesso, nei piccoli Comuni sono
lasciati alla buona volontà e all'esperienza di chi è in
servizio".
In merito alla trasformazione della fondazione ComPa in uno
strumento diretto dell'Amministrazione regionale per provvedere
alla formazione del personale, Martines ha affermato che "è un
proposito lodevole, sul quale vanno però mantenuti dei confini
ben precisi per non rischiare di stravolgere un sistema che, al
momento, sta già dando supporto agli enti del comparto. L'assetto
attuale ha comunque un suo equilibrio".
L'esponente di Centrosinistra ha poi ricordato che "la Regione
molti anni fa aveva fatto la scelta, corretta, di abbandonare un
ruolo diretto nella formazione sciogliendo l'Irfop, per lasciare
all'impresa sociale la gestione formativa, tenendo quella dei
fondi dedicati".
"Va evitato - ha evidenziato il consigliere di Opposizione - il
rischio di creare un ente burocratizzato e appesantito, che
inevitabilmente porterebbe a una gestione farraginosa e
inconcludente, e invece va ricercato un modello snello che dia
risposte rapide alle esigenze rappresentate dai Comuni, e aperto
ad assumere nuove competenze".
"In un prossimo futuro - ha proseguito l'esponente del Pd - andrà
pensato anche il valore del Cal, la sua utilità sostanziale e il
percorso strategico che si potrebbe creare in un nuovo rapporto
Cal/Anci, dove quest'ultimo potrebbe assumere un ruolo più da
protagonista".
"La dotazione finanziaria che, in questo momento, è quella già
stanziata per Anci - ha concluso Martines - andrà sicuramente
rivista sulla base della futura operatività della rinnovata
fondazione, che dovrebbe avere quella marcia in più richiesta dai
Comuni. Ci riserviamo di fare proposte emendative che correggano
in senso positivo il testo".
ACON/SM-fa