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AUTONOMIA DIFFERENZIATA. PELLEGRINO (AVS): DIVERSITÀ ACUITE OVUNQUE

19.06.2024
16:26
(ACON) Trieste, 19 giu - "Pensare che l'autonomia differenziata sia la panacea di tutti i mali non solo è sbagliato, ma equivale a prendere in giro i cittadini del Bel Paese". Lo dichiara in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, all'indomani del via libera anche dalla Camera che ha licenziato il provvedimento con 172 sì, 99 voti contrari e 1 astenuto.

"Siamo di fronte ad un meccanismo - aggiunge Pellegrino - per mezzo del quale il Governo dà seguito all'iniziativa di richiesta delle Regioni a statuto ordinario e attribuisce loro autonomia legislativa su materie di competenza concorrente e di competenza esclusiva dello Stato: scuola, lavoro, ricerca, ambiente, salute, sanità, commercio, solo per citarne alcune. In aggiunta alle nuove competenze, le Regioni potranno anche trattenere il gettito fiscale, che quindi non verrebbe più distribuito su base nazionale a seconda delle necessità collettive".

"Le Regioni - incalza la consigliera - entrano così in un meccanismo competitivo sulle prestazioni, come già avviene in contesto sanitario, e sui diritti fondamentali del lavoro, competizione che non potrà che rivelarsi al ribasso e quindi nella direzione del peggioramento delle condizioni reali di vita di chi lavora, alimentando nel contempo il vizio già ampiamente diffuso della delocalizzazione, questa volta tra regioni".

!Il modello di gestione della sanità che in Friuli Venezia Giulia stiamo contestando con tutte le nostre forze - prosegue l'esponente di Opposizione - si applicherà, in forza delle mutate competenze, anche nel sociale, nella scuola, nell'ambiente, e via dicendo. In un mondo dove anche l'Unione europea comincia a avere problemi in un pianeta sempre più globalizzato ci troveremo, in estrema sintesi, 21 piccole patrie con ordinamenti e interessi che potranno anche collidere fra loro".

"Riguardo all'istruzione ad esempio - commenta Pellegrino -, si apriranno autostrade verso il privato, privilegiando quindi chi potrà permetterselo, e verso l'aziendalizzazione della scuola, il cui processo già in atto arriverà a compimento: le aziende, assieme ai loro interessi e profitti, entreranno sotto la voce 'territorio', ma anche in modo esplicito attraverso insegnanti di provenienza aziendale come già accade, in una istituzione che ha costituzionalmente ben altre finalità, legate ai principi espressi fin dai primi articoli della Costituzione, quelli che parlano di solidarietà, inclusione sociale, rimozione degli ostacoli. La scuola della Repubblica, scuola di libertà, democrazia, nata a formare le coscienze critiche di cittadini e cittadine, cesserà di esistere".

"Sulla salute - così ancora la consigliera - sono evidenti i danni del regionalismo anche nel Friuli Venezia Giulia. Le disuguaglianze ne verrebbero approfondite non solo tra il Nord e il Sud d'Italia, ma tra le Regioni tutte, nonché all'interno di ogni singolo territorio regionale. Aggiungo che, con l'approvazione della legge di modifica costituzionale, nel combinato disposto viene blindato il potere in poche mani. Unica insufficiente e incerta certezza - conclude l'esponente di Avs - sarà rappresentata dai livelli essenziali di prestazioni che dovranno essere garantiti in modo uniforme a tutti i cittadini, indipendentemente dalla Regione di residenza. Potremmo definirlo come il minimo sindacale. Io lo definirei, più correttamente, come il famoso pane e acqua di antica memoria." ACON/COM/rcm



  • Serena Pellegrino (AVS)
    Serena Pellegrino (AVS)