FINE VITA. PELLEGRINO (AVS): SU PDL GIUNTA HA MOSTRATO POCO CORAGGIO
(ACON) Trieste, 19 giu - "Noi pretendiamo che un malato in
condizioni estreme abbia il coraggio di sopportare stoicamente la
sua sorte, e quasi certamente a vivere nell'odio della comunità e
dello Stato che lo mantengono, contro la sua volontà, vivo ma in
condizioni che nessuno sano di mente può augurare a se stesso.
Invece la Giunta regionale non ha quel po' di coraggio necessario
per concludere in aula l'iter della proposta di legge popolare
sul suicidio medicalmente assistito: problematico arrivare al
voto sul tema, e costringere la Maggioranza ad esporsi su un tema
difficile, pericoloso politicamente e certamente non condiviso,
sul piano personale, allo stesso modo tra tutti".
Lo dichiara in una nota la consigliera regionale Serena
Pellegrino, esponente di Avs, che approfondisce: "Quindi si pensa
bene di presentare la questione pregiudiziale, per via del
presunto conflitto di competenze tra lo Stato e la Regioni. Così
si sospende, con una scelta in extremis che fa lo stesso rumore
di una porta sbattuta violentemente sulla faccia degli 8mila
cittadini firmatari della proposta di legge, l'ultima fase della
discussione".
Conclude Pellegrino: "Oggi doveva essere, in Consiglio e sulla
pdl popolare, una giornata di civiltà e di grandi consapevolezze
sui diritti, primo fra tutti quello all'autodeterminazione
dell'individuo. In realtà anche aver bloccato il momento cruciale
del voto rivela ai cittadini del Friuli Venezia Giulia cosa pensa
l'Amministrazione regionale del loro fine vita, della sofferenza
di un malato terminale, persona discriminata al punto che le
viene richiesto di accettare e subire stoicamente la propria
sofferenza fisica e psichica".
ACON/COM/fa