TAGLIAMENTO. PELLEGRINO (AVS): SI PROFILA ASPRO SCONTRO CON TERRITORI
(ACON) Trieste, 19 giu - "Rendere pubblico quello che la Giunta
sta progettando per mitigare il rischio di esondazione del
Tagliamento: questa in estrema sintesi la richiesta della mozione
presentata dalla consigliera del M5S Rosaria Capozzi,
sottoscritta da tutta l'Opposizione, mentre fuori dal Consiglio
regionale, in piazza, i comitati dei cittadini protestavano e
riaffermavano il diritto a essere coinvolti nelle scelte
pubbliche, sancito dalla convenzione di Aarhus che fin dal 1998
ha stabilito il pubblico dovere di incoraggiare la partecipazione
dei privati".
Così in una nota la consigliera Serena Pellegrino, esponente di
Alleanza Verdi e Sinistra, che è anche vicepresidente della IV
Commissione, recatasi a incontrare i cittadini riuniti in piazza
Oberdan, davanti al Consiglio, a rappresentare il Comitato "No
diga, Tagliamento libero".
"Un dovere - riprende Pellegrino - che l'assessore Scoccimarro
afferma di rispettare, ma poi bisogna fare una gran fatica
affinché sia tradotto in pratica, e non è detto che ci si riesca.
Oggi auspicavamo che fosse formalizzato dall'assessore
all'Ambiente l'impegno a portare in Commissione e tra la
cittadinanza il dibattito sul progetto di mitigazione delle
inondazioni alla foce del Tagliamento. Ma la richiesta di indire
un dibattito pubblico non è stata accolta, perché la procedura di
Via, come ha dichiarato Scoccimarro, già lo prevede e inoltre la
traversa laminante di Dignano non rientra tra le opere per le
quali la legge impone il dibattito pubblico".
Precisa Pellegrino: "Uso la parola mitigare, perché come sempre è
di questo che si tratta, mai di fare un responsabile passo
indietro e ammettere che abbiamo superato la soglia e che è
indispensabile, oltre che assolutamente possibile, accordare le
urgenti esigenze di garantire sicurezza e benessere alle
popolazioni e il rispetto della naturalità del fiume e
dell'ambiente che attraversa nel suo cammino".
"Invece ogni scelta è finalizzata a mantenere lo status quo
cercando, attraverso le opere di mitigazione, di arginare, in
questo caso il verbo è quanto mai appropriato, le piene del fiume
Tagliamento, dovute anche ai repentini cambiamenti climatici che
ormai - prosegue la consigliera di Opposizione - sono sotto gli
occhi tutti e che nemmeno i più scettici e radicali negazionisti
possono più mistificare."
"Quella porzione di territorio, ovvero il comune di Dignano -
continua l'esponente di Avs - ha già subito il forte impatto di
un'opera che denunciai già anni fa quando chi sedeva in Giunta si
ostinò a portare avanti una variante che sventrò per quasi due
chilometri il territorio, realizzò una strada in una galleria
artificiale, intervenendo in un'area ad altissimo rischio
idrogeologico per innestarsi in quello che oggi, finalmente, è
stato definito un ponte vetusto e pericoloso. Ponte sul quale,
qualche settimana fa, abbiamo saputo si prevede il transito dei
mezzi pesanti che, usciti dall'autostrada di Gemona, potranno
utilizzare il nuovissimo tracciato che devasterà la zona
collinare di Fagagna, Moruzzo e Colloredo".
"Valutando questo contesto, se la Giunta continuasse a procedere
con il nuovo progetto, che i consiglieri non hanno potuto
considerare perché non dispongono nemmeno di una bozza, si
ritroverà inevitabilmente - conclude Pellegrino - a dover
affrontare un aspro scontro con i territori interessati".
ACON/COM/fa