TAGLIAMENTO. BOCCIATA MOZIONE, SCONTRO IN AULA SU TRAVERSA DIGNANO
(ACON) Trieste, 19 giu - In Consiglio regionale bocciata la
mozione 83 che chiedeva "un dibattito pubblico e un percorso
partecipato per la prevenzione e mitigazione del rischio
idrogeologico lungo il corso del fiume Tagliamento", proposta
come prima firmataria da Rosaria Capozzi (M5S), e siglata anche
da Massimo Moretuzzo, Enrico Bullian e Giulia Massolino
(Patto-Civica), Diego Moretti, Andrea Carli, Manuela Celotti,
Nicola Conficoni, Roberto Cosolini, Laura Fasiolo, Francesco
Martines, Massimo Mentil, Massimiliano Pozzo e Francesco Russo
(Pd), Marko Pisani (Ssk), Serena Pellegrino (Avs) e Furio Honsell
(Open).
La richiesta si rifà alla delibera di Giunta numero 530 sugli
interventi per mitigare i rischi idrogeologici, tenuto conto
degli aggiornamenti del Piano di gestione del rischio alluvioni
(in sigla Pgra), in base alle richieste di ulteriore
aggiornamento per decreto del segretario generale dell'Autorità
di bacino distrettuale delle Alpi orientali.
Tale aggiornamento riguarda le tabelle che prevedono la
costruzione di una traversa laminante con luci mobili e paratoie
piane, in adiacenza al ponte di Dignano, per un bacino di
espansione delle acque. I consiglieri di Opposizione - in base
alle richieste di verifica da parte della Commissione tecnica di
verifica dell'impatto ambientale e alla necessità di condivisione
delle procedure, in ottemperanza a quanto previsto dalle norme,
anche valutando gli oneri di spesa previsti - intendono impegnare
il presidente e la Giunta regionale a indire un dibattito
pubblico in fase di elaborazione dei progetti "con l'obiettivo di
individuare gli interventi più efficaci per la prevenzione e
mitigazione del rischio idrogeologico per le popolazioni
rivierasche e tutelare la naturalità del fiume".
Si chiede inoltre che il Pgra sia anch'esso sottoposto a Vas,
considerando che "che le nuove opere risultano di natura
significativamente diversa dalle precedenti". I proponenti hanno
impegnato infine la Regione a ritirare la delibera 530, approvata
l'11 aprile scorso. Alla presentazione della mozione è seguito un
ampio dibattito in aula, mentre all'esterno del palazzo di piazza
Oberdan alcuni cittadini avevano indetto una manifestazione di
protesta contro l'intervento sul Tagliamento.
Capozzi, nell'illustrare la mozione, ha ringraziato i comitati
presenti definendo il progetto "un'opera imponente con una colata
di cemento immane. Il Tagliamento è un esempio e un modello da
seguire, unico in Europa senza barriere". La consigliera ha
ricordato che "si tratta di un progetto bocciato da gruppi di
studiosi per incompatibilità morfologica".
Anche per Honsell questa ipotesi ha suscitato "moltissima
preoccupazione nella cittadinanza, che ne ha ben compreso
l'impatto sull'ambiente". Per l'esponente di Open Sinistra Fvg è
necessario "costruire queste iniziative assieme ai cittadini:
interventi così importanti non possono violare le norme europee
sulla tutela dell'ambiente".
Per Pellegrino "è necessario che la Regione renda pubblico ciò
che intende fare per mitigare le piene del Tagliamento, portando
il progetto all'attenzione dei territori, anche per evitare
scontri con gli amministratori locali e la popolazione".
"I sindaci hanno visionato lo studio preliminare, ma si sono
riservati di approfondire e capire meglio la natura degli
interventi", così la dem Celotti durante il suo intervento. Della
necessità di un dibattito pubblico ha parlato anche il collega di
partito Massimiliano Pozzo, secondo il quale "senza
coinvolgimento dei cittadini, sarà molto arduo portare avanti il
progetto. Temo - ha concluso Pozzo - che con quest'opera vi
scontrerete con tutti, senza risolvere il problema del rischio di
inondazioni".
Conficoni si è unito agli altri esponenti delle Opposizioni nel
ribadire l'attenzione verso "un grave problema per la sicurezza
idrogeologica dei territori", mentre la consigliera della Lega
Maddalena Spagnolo ha definito "strano un dibattito che non tenga
conto del reale rischio per le vite dei cittadini: sono dodici
anni che si discute del problema, ora dobbiamo mettere in
sicurezza quel territorio, e dobbiamo farlo presto".
Markus Maurmair, di Fratelli d'Italia, ha spronato l'aula ad una
seria riflessione sul grave rischio esondazioni: "Ci si è
affidati a modelli idraulici evoluti, con chiare indicazioni
sulla gestione delle piene. È necessario evitare vittime e danni
ingenti al territorio, con forte senso di responsabilità".
Per il capogruppo del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg Massimo
Moretuzzo, la mozione "vuole fare un buon servizio per chiarire
ai cittadini il procedimento che si vuole seguire: è corretto il
richiamo al senso di responsabilità, ma non per la realizzazione
di opere che non servono".
Nella sua replica, l'assessore alla Difesa dell'ambiente Fabio
Scoccimarro ha annunciato il no alla mozione da parte della
Giunta, respingendo le accuse avanzate dalle Opposizioni in
merito alla mancata presentazione di un progetto e alla poca
chiarezza nei confronti dei cittadini. Scoccimarro ha ripercorso
le tappe del provvedimento che è al vaglio, ricordando che ogni
possibilità di realizzazione sarà condivisa con i territori
interessati.
ACON/MV-fa