TRASPORTI. MASSOLINO (PAT-CIV): PERCHÈ APPROVARE VINCA III LIVELLO?
(ACON) Trieste, 20 giu - "La prima interrogazione riguarda
l'accesso nord di Trieste. Una delle motivazioni portata da chi
propone l'ovovia, era infatti quella di risolvere tale accesso
alla città, poiché è stato spesso affermato che la linea
ferroviaria fosse satura".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Giulia Massolino che ha presentato due
interrogazioni incentrate sul tema dei trasporti da e per Trieste.
"Curioso che invece si sia trovato lo spazio nella linea per
aggiungere treni per turisti e crocieristi - prosegue Massolino
-. Allo stesso tempo, stanno avendo successo successo delle
iniziative volte ad aumentare l'uso del parcheggio scambiatore di
Ronchi, tema sul quale avevamo presentato una mozione in Comune.
Ma allora l'alternativa all'ovovia già c'è e, come evidenzia la
sentenza Tar, non è stata valutata nel proporre il progetto
dell'ovovia. Ma quindi la Vinca di II livello non doveva essere
approvata dalla Regione, come invece avvenuto".
"Nella risposta fornita ieri dall'assessore Scoccimarro - incalza
l'esponente autonomista -, arrivata in forma scritta, poiché era
stato esaurito il tempo del question time nella seduta
consiliare, privando di fatto della possibilità di replica,
invece l'assessore conferma l'attuale assenza di alternative
possibili in grado di garantire il raggiungimento del medesimo
interesse pubblico".
"Una non-risposta, inaccettabile - secondo la consigliera -,
inaccettabile quanto la mancata convocazione dell'audizione in
merito al procedimento di Vinca prima che la stessa fosse
definitivamente approvata. L'audizione, che era stata
calendarizzata con mesi di ritardo per il 29 maggio e poi
cancellata, nella stessa giornata in cui è stata approvata la
Vinca in una seduta straordinaria di Giunta, si terrà infine
lunedì 24 prossimo alle 10. Invitiamo la cittadinanza a seguire i
lavori e a far sentire la propria rabbia per questo modo di fare".
"L'altra interrogazione presentata - incalza Massolino - riguarda
invece la linea aerea recentemente attivata tra Trieste e Milano.
Davvero una regione che ha dichiarato lo stato di emergenza
climatica e che si vanta di voler essere la prima in Italia ad
attivare una vera ed efficace transizione energetica sceglie di
investire risorse nel trasporto aereo interno, mentre altri stati
stanno addirittura vietando tratte così brevi?".
"Ci siamo posti questa domanda la scorsa estate - sottolinea
l'esponente delle Opposizioni - quando il presidente Fedriga ha
lanciato la nuova rotta Trieste-Milano via aerea. La risposta
dell'assessora Amirante, giunta la scorsa settimana, ha
rivendicato la scelta, affermando che tale volo sia fondamentale
per garantire continuità territoriale. Eppure non siamo un'isola,
un mezzo più ecologico per raggiungere il nostro territorio
esiste e funziona: si chiama treno, ci mette meno di quattro ore
risultando competitivo rispetto all'aereo tenendo in
considerazione check-in e trasporti per e da i rispettivi
aeroporti, e le risorse pubbliche andrebbero usate per rendere
questa scelta anche più vantaggiosa economicamente".
"L'assessora Amirante ha affermato che - continua la consigliera
del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg - in un futuro vi saranno
carburanti 'ecologici'. Oltre al fatto che questa prospettiva non
è affatto vicina, si tratta di greewashing ideologico: non è
pensabile affrontare la crisi climatica semplicemente sostituendo
le fonti energetiche, il primo passo deve essere la riduzione di
tutto ciò che non è necessario, e andare in aereo in una tratta
così breve evidentemente non lo è. Alla domanda su quali fossero
i risultati attesi ci è stato risposto con i risultati di un
sondaggio, nel quale però non ci risulta vi sia stato un
confronto con l'alternativa già esistente del treno: faremo una
richiesta di accesso agli atti".
"I dati forniti nella risposta - prosegue l'esponente autonomista
- hanno poi evidenziato che dei 15mila passeggeri in 6 mesi (una
media di 50 persone a volo), solo 1600 hanno usufruito delle
riduzioni tariffarie per residenti. Questo ci fa pensare che o la
tariffa residenti non è così conveniente rispetto al prezzo di
mercato oppure la linea aerea serve per la maggiorparte turisti.
Come nel caso dei treni per i croceristi la domanda da porsi è:
la priorità nel programmare infrastrutture e trasporti non
dovrebbero essere i pendolari, e non i turisti?".
"L'accordo con Ita ha validità di tre anni, e nel frattempo sono
previsti i tanto attesi ammodernamenti alla linea ferroviaria con
fondi Pnrr. Amirante ne ha parlato come un'ulteriore
giustificazione per la linea aerea: dobbiamo allora aspettarci
anche la tratta Ronchi-Venezia? Per noi - conclude Massolino - si
tratta invece di una ragione sufficiente per escludere un rinnovo
dell'accordo nel 2026, e per escludere anche l'ovovia".
ACON/COM/mv