CABINOVIA TS. IV COMM: AUDIZIONE NON CHIUDE DIBATTITO, CHIESTO BIS - 1
(ACON) Trieste, 24 giu - Più di tre ore di discussione non sono
bastate a esaurire la discussione sul tema della cabinovia a
Trieste, l'opera pubblica allo stesso tempo più importante e più
discussa degli ultimi anni.
Alla scadenza del tempo programmato, le 13.30, avevano parlato
due auditi a favore dell'opera (il sindaco di Trieste, Roberto
Dipiazza, e il dirigente municipale Giulio Bernetti) e ben sette
contrari: la portavoce del Comitato No Ovovia Gabriella Robba e i
componenti del comitato tecnico-scientifico dell'associazione
Elena Declich, Sergio Persoglia, Andrea Wehrenfennig, Marisa
Vidali, Gianfranco De Pinguente e Roberto Mandler. Non è rimasto
dunque tempo per le repliche delle Direzioni regionali
interessate, più volte chiamate in causa dagli intervenuti, né
per il dibattito politico tra i consiglieri della Quarta.
La commissaria Giulia Massolino (Patto per l'autonomia-Civica
Fvg), prima firmataria della richiesta di audizione, ha perciò
proposto di aggiornare la Commissione a un'altra data, seguita a
ruota da Francesco Russo (Pd), Furio Honsell (Open) e Rosaria
Capozzi (M5S). Una richiesta della quale ha preso atto il
presidente della IV Commissione, il leghista Alberto Budai,
pronto a convocare un ufficio di presidenza auspicato anche da
Igor Treleani (FdI) per le forze politiche di Maggioranza.
Da subito non sono mancate le scintille in aula tra i
contrapposti poli politici, nonché tra gli esponenti del Comitato
e il sindaco Dipiazza, che ha abbandonato il palazzo del
Consiglio regionale dopo l'intervento di Declich.
Massolino ha ricordato che "l'audizione, voluta da tutta
l'Opposizione, era stata richiesta il 20 febbraio scorso e
avrebbe potuto svolgersi nel giro di un paio di settimane, mentre
invece sono passati ben 108 giorni da allora. E nel frattempo è
stata approvata la Valutazione di incidenza ambientale (in sigla
Vinca, ndr) di terzo livello. È la conferma che non si è voluto
parlarne prima di questo passaggio e che più in generale non si
intende ascoltare le ragioni della cittadinanza - è la deduzione
della consigliera del Patto-Civica -. Cittadini che dal 2021
ritengono inutile quest'opera e hanno provato a farsi sentire in
ogni modo, con la richiesta di un referendum, un ricorso al Tar e
una petizione al Parlamento Europeo".
"Io non mi affido al malcontento di un'Opposizione militante - le
ha replicato l'assessore alla Difesa dell'Ambiente, Fabio
Scoccimarro - ma al parere di tecnici che hanno alle spalle
quattro legislature e competenze certificate. C'è una ragione se
hanno dato l'ok alla Vinca di terzo livello: quattro Direzioni e
l'Avvocatura hanno stabilito che il progetto si può realizzare".
L'esponente della giunta Fedriga non vuole perciò sentir parlare
"di una Destra che sta con opere impattanti mentre la Sinistra
difende l'ambiente". Scoccimarro ha spiegato inoltre di "non
voler andare contro il primo cittadino di Trieste, che è
espressione della sua comunità ed è stato votato dalla gente
assieme al suo programma nel quale c'era anche l'ovovia".
Polemica anche sull'assenza in aula dell'assessore alle
Infrastrutture, Cristina Amirante, invitata alla seduta. "Vorrei
conoscerne i motivi - ha detto Massolino -, ricordando che in
passato l'audizione era stata rinviata proprio per consentire a
entrambi gli assessori di essere presenti". "Evidentemente - ha
aggiunto Serena Pellegrino di Alleanza Verdi Sinistra - la Giunta
sta scappando di fronte alla richiesta di spiegazioni che viene
dai cittadini". Parole che non sono piaciute a Treleani:
"Evitiamo di fare processi alle intenzioni".
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ACON/FA