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ENTI LOCALI. V COMM: SÌ A DELIBERA RIALZO INDENNITÀ E RIMBORSI SPESE

25.06.2024
14:10
(ACON) Trieste, 25 giu - Tutti d'accordo che il lavoro degli amministratori locali è fondamentale per i territori, va riconosciuto e sostenuto economicamente. Perciò l'assessore regionale Pierpaolo Roberti ha trovato il parere favorevole unanime della V Commissione consiliare, presieduta da Diego Bernardis (Fp), alla delibera con cui si rideterminano all'insù gli importi delle indennità di funzione e di presenza degli amministratori dei Comuni e delle loro Comunità, oltre ai rimborsi spesa per viaggi e soggiorni.

"In legge di assestamento di luglio - ha reso noto Roberti - saranno previsti 20 milioni di euro in parte corrente, da aggiungere ai 20 già messi in legge di stabilità, perciò la copertura è garantita".

Nel documento, per stabilire quanto spetti a sindaci, vicesindaci, assessori, presidenti e consiglieri comunali, presidenti e componenti dei Comitati esecutivi delle Comunità, si prendono in considerazione molti fattori, tra cui in particolare la dimensione demografica del Comune piuttosto che dell'ente locale. Le fasce di indennità sono 9 e partono da una popolazione fino a 1.000 abitanti, con compendio pari a 2.331 euro per il sindaco, e arrivano a oltre 100mila abitanti, con 10.852 euro per il primo cittadino; gli altri componenti la Giunta hanno una percentuale sull'indennità del sindaco, i consiglieri hanno una somma fissa che va da 50 a 150 euro e i presidenti delle Aule comunali una specifica maggiorazione del 30% da calcolare ove ci siano più di 15mila abitanti.

I Comuni turistici, ovvero quelli nei quali si registrino presenze turistiche annue pari ad almeno dieci volte il numero della popolazione che vi risiede, con deliberazione del Consiglio possono maggiorare le indennità di funzione fino al 100% degli importi base.

Ai sindaci va, poi, anche un rimborso forfettario mensile, anche qui calcolato in misura differenziata per classi demografiche, otto, e vanno dai 350 euro per una popolazione fino a 1.000 abitanti e 850 euro dove ve siano più di 100mila.

Gli importi delle indennità previste per gli amministratori delle Comunità dovranno essere corrisposti al netto delle indennità spettanti per cariche eventualmente esercitate presso altro ente locale ("In ogni caso non si possono prevedere accumuli", ha fatto notare Roberti); per spese di viaggio e soggiorno, sono previsti rimborsi mensili che vanno da massimo 400 euro al presidente a massimo 200 euro ai componenti del Comitato esecutivo.

Agli altri amministratori locali che si rechino, in ragione del loro mandato, fuori dal territorio del Comune ove ha sede l'ente presso il quale svolgono la propria funzione, spetta il rimborso delle spese di viaggio e soggiorno effettivamente sostenute e documentate. Il discorso vale anche per chi partecipa ai lavori del Consiglio delle autonomie locali (Cal).

Ed è stato proprio a quest'ultimo che l'assessore Roberti ha chiesto di presentare una proposta per l'aggiornamento delle indennità di funzione e presenza. Gli importi - ha detto - sono stati raffrontati con quelli previsti da altre Regioni e Province a statuto speciale. Inoltre si è ritenuto di rideterminare le indennità dei sindaci confrontandole, come criterio generale di riferimento, con quelle previste dalla normativa statale, specie per quanto attiene le fasce demografiche e la "forchetta" degli importi minimi e massimi.

Dai consiglieri, che hanno tutti affermato come premessa il proprio consenso alla delibera con cui era giusto adeguare le indennità, sono arrivati anche dei distinguo e delle richieste, a cominciare da Giuseppe Ghersinich (Lega) che avrebbe voluto che si prevedessero adeguamenti per i presidenti e i consiglieri circoscrizionali di Trieste, unico Comune del Fvg ad averli, ma l'assessore gli ha fatto presente che non è disciplina regionale, bensì del Comune direttamente. Alessandro Basso (FdI) ha, poi, suggerito una riflessione su ruolo/responsabilità/compensi dei sindaci rispetto ai vicesindaci e una sul fatto che, nelle realtà minori, spesso a un sindaco un'indennità mensile non basta nemmeno per coprire le spese di assicurazione.

Manuela Celotti (Pd), sottolineando l'esistente ("Per me le soluzioni sono gli enti di area vasta, seppure non vastissima, ma oggi la situazione in Fvg è diversa", ha detto) e dunque come poter tutelare i sindaci dei Comuni piccoli che registrano le maggiori difficoltà, ha parlato dei casi dove i primi cittadini sono costretti ad assumere anche l'impegno e le responsabilità di altri assessori o del funzionario che manca, ovvero una posizione organizzativa (PO) che andrebbe ricompensata. Inoltre, andrebbe affrontato il tema delle ore di permesso del sindaco dal proprio lavoro per poter amministrare il Comune, nonché verificare quante comunità volontarie riescono a sostenere le spese di rappresentanza. L'assessore ha, però, fatto notare che l'assunzione di PO riguarda situazioni emergenziali, non deve competere regolarmente a un sindaco assumersi incarichi di altri, perciò non è possibile assecondare la richiesta per ragioni tecniche.

Così come ha detto no a Marko Pisani (Ssk), che ai desiderata della Celotti aveva aggiunto la possibilità di prevedere una giornata libera anche per i consiglieri comunali, affinché potessero avere il tempo di prepararsi. "Non è materia di delibera di Giunta regionale e comunque non lo sarebbe di questa, che parla solo di indennità", ha evidenziato Roberti. "Riconosco che sarebbe utile - gli ha fatto eco Antonio Calligaris (Lega) -, ma la questione permessi è competenza statale. Quanto alle PO, ricordo che un tempo i sindaci firmavano ogni atto, ad esempio anche le autorizzazioni edilizie. La cosa principale è che non era accettabile che i nostri amministratori locali fossero pagati meno dei colleghi di altre Regioni".

Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) ha infine espresso un pensiero che ha trovato sponda in Mauro Di Bert (Fedriga presidente): nulla tolto all'importanza del ruolo e del lavoro dei sindaci e dei loro colleghi, ma "su 114 rinnovi comunali appena avvenuti, un quarto si sono presentati con una candidatura a sindaco unica; sostenere con provvedimenti tampone i micro Comuni non ha una prospettiva lunga, mentre si devono stimolare le aggregazioni". Riflessioni su "indennità che possono portare a delle distorsioni" e su "necessità di metter mano a una misura più completa e organica" è ciò che ha aggiunto Di Bert. ACON/RCM



  • I consiglieri regionali del Centrodestra in V Commissione consiliare
    I consiglieri regionali del Centrodestra in V Commissione consiliare
  • I consiglieri regionali delle Opposizioni in V Commissione consiliare
    I consiglieri regionali delle Opposizioni in V Commissione consiliare
  • L'assessore regionale Pierpaolo Roberti e il presidente della V Commissione consiliare, Diego Bernardis (Fp)
    L'assessore regionale Pierpaolo Roberti e il presidente della V Commissione consiliare, Diego Bernardis (Fp)
  • Alessandro Basso (FdI)
    Alessandro Basso (FdI)
  • Manuela Celotti (Pd)
    Manuela Celotti (Pd)
  • Giuseppe Ghersinich (Lega)
    Giuseppe Ghersinich (Lega)
  • Marko Pisani (Ssk)
    Marko Pisani (Ssk)
  • Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
    Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
  • Mauro Di Bert (Fedriga Presidente)
    Mauro Di Bert (Fedriga Presidente)
  • Antonio Calligaris (Lega)
    Antonio Calligaris (Lega)